M5S, Luigi Di Maio: "In tre anni ho restituito 204mila euro. Felice di averlo fatto"
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ROMA, 18 OTTOBRE - A meno di 24 ore dalle polemiche sollevate sul fatto che Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera del Movimento 5 Stelle abbia speso 100mila euro in tre anni per iniziative sul territorio, arriva una lunga risposta dal diretto interessato. Dalla pagina ufficiale del suo profilo Facebook, il leader pentastellato scrive: "Tra lo stipendio da deputato, lo stipendio aggiuntivo da Vice Presidente della Camera, i vari rimborsi e spese di rappresentanza, ho restituito ai cittadini italiani in tre anni e mezzo 204.582,62 euro. E sono felice di averlo fatto".
"È capitato anche che abbia pagato alberghi, biglietti aerei e biglietti dei treni per viaggi istituzionali e biglietti aerei-treni per gli eventi sul territorio, senza farli rimborsare alla Camera, anche se ne avrei avuto diritto", ha spiegato Di Maio.
Il vice presidente della Camera ha poi sottolineato: "In pratica gestisco due cariche, ma lo Stato ne paga solo una. Le spese che ho sostenuto e rendicontato riguardano le attività istituzionali e gli appuntamenti sul territorio, a cui prendo parte praticamente ogni giorno da 3 anni e mezzo".
Di Maio ha inoltre fatto sapere come vengono impiegate le cifre che gli esponenti del M5S restituiscono ogni mese, asserendo: "Tutti insieme io e i miei colleghi parlamentari del Movimento 5 Stelle abbiamo fatto risparmiare ai cittadini italiani oltre 18 milioni di euro. Anzi, non li abbiamo solo fatti risparmiare, ma li abbiamo anche messi a frutto per le piccole imprese italiane, versandoli al Fondo per il Microcredito con cui abbiamo aiutato 3000 imprese in tutta Italia e abbiamo creato circa 7000 posti di lavoro".[MORE]
Sugli affondi lanciati da alcuni esponenti della Politica, Di Maio ha così espresso il suo pensiero, concludendo con un duro affondo: "Purtroppo dobbiamo registrare che diversi esemplari della vecchia specie politica non hanno ancora capito cosa è successo e, frastornati, ci rincorrono e provano persino a farci le pulci su quello che restituiamo, loro che si tengono tutto, non restituiscono un centesimo e non rendicontano niente di niente. E a volte qualcosa se lo rubano pure. Per correttezza dobbiamo dire che qualcosa, in effetti, restituiscono: ma al loro partito, cioè a se stessi".
Luigi Cacciatori
Immagine da tgcom24.mediaset.it