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- Parigi, 12 lug. - Dopo quasi sei mesi dall'inizio della crisi libica e cinque dall'intervento Nato, per il premier libico Baghdadi al-Mahmudi e' tempo di negoziare. Lo ha detto in un'intervista a Le Figaro, aggiungendo che il leader libico, Muammar Gheddafi, non prendera' parte ai negoziati tra il regime e i ribelli.[MORE]
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"Siamo pronti a negoziare senza condizioni: vogliamo semplicemente che i bombardamenti si fermino per parlare in un clima sereno. Non e' possibile interagire sotto le bombe". "La Guida - ha aggiunto, con riferimento al Colonnello - non prendera' parte a queste discussioni: tutto deve essere aperto". "Siamo pronti a negoziare senza condizioni" ha osservato ancora, sottolineando che l'unica pre-condizione deve essere la fine dei bombardamenti che "sono un crimine contro l'umanita' e un atto di genocidio". E ha aggiunto che non spetta a lui dire "in quale stanza... debba stare la Guida".
Le parole del premier libico arrivano il giorno dopo la proposta del ministro della Difesa francese, Gerard Longuet, il quale ha ipotizzato che Gheddafi lasci il potere, ma possa rimanere a Tripoli, "in un altro suo palazzo, con un altro titolo e in un'altra stanza" e che la Nato possa sospendere i bombardamenti quando i colloqui inizieranno.