Legittima difesa: Molteni, dal Colle rilievi ragionevoli “il privato non si sostituisce allo Stato”
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ROMA, 27 APRILE - Quelli del presidente Sergio Mattarella "sono soltanto dei rilievi ragionevoli e oggettivi alle Camere che rientrano nelle funzioni del capo dello Stato. Ha firmato la legge, ciò significa che l'impianto ha retto e nulla cambia nella nostra riforma della legittima difesa. La norma c'è, tutto il resto è irrilevante". Lo afferma il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni (Lega) in un'intervista al Messaggero.
Sul fatto che il Quirinale abbia ribadito il ruolo centrale dello Stato in tema di sicurezza, "non abbiamo mai ipotizzato che il privato si possa sostituire allo Stato, al quale spetta l'incolumità della popolazione e l'uso delle armi", spiega Molteni. "In base al contratto sociale di Rousseau, il cittadino delega allo Stato la sicurezza. Ma se in alcuni caso non la delega, allora può prendersela. Le nuove norme non attenuano il ruolo dello Stato, piuttosto permettono a chi subisce un furto in casa di reagire. Afferma il concetto di inviolabilità della luogo in cui si vive, della famiglia che si difende".
Molteni bolla come "ridicolo" il rischio di Far West. "Lo dico ai detrattori, non è una legge per giustizieri della notte: è scritta con la testa e non con la pancia, con l'ausilio di magistrati, avvocati ed esperti del diritto. Lo ripeto anche a Di Maio, che teme il proliferare di pistole e fucili: con questa legge il tema delle armi non c'entra nulla". In merito al rilievo di Mattarella sull'oggettività del grave turbamento, "non è presunto, ma verrà valutato caso per caso e la legge dice esattamente questo. È già presente e metabolizzato dalla nostra giurisprudenza, come da altri sistemi europei", osserva Molteni.