Lega Nord,  riapre il Parlamento della Padania. Riparte la lotta politica
Politica Lombardia

Lega Nord, riapre il Parlamento della Padania. Riparte la lotta politica

martedì 15 novembre, 2011

MILANO, 15 NOVEMBRE 2011 - Con una nota della segreteria politica della Lega Nord, presieduta da Umberto Bossi, riunitasi ieri presso via Bellerio, ha comunicato di aver " ratificato la linea politica già espressa dal segretario federale al Presidente della Repubblica e al Presidente incaricato Mario Monti. La segreteria politica ha altresì deliberato la riapertura del Parlamento della Padania che tornerà a riunirsi il prossimo 4 dicembre".[MORE]

Nella stessa nota, inoltre, si ritorna a parlare della questione dei Ministeri al nord con Roberto Calderoli che aggiunge, "Il nuovo governo non vanifichi questo minimo segnale di attenzione verso il Nord". Continua lo stesso, "Ai ciarlatani che continuano ad urlare alla luna però vorrei ricordare che questi sono gli unici ministeri a non essere costati neppure un euro ai contribuenti. Il mio auspicio è che questo minimo segnale di attenzione verso il Nord ora non venga vanificato. Perchè diversamente sarà autodeterminazione..."

Dura la reazione del Pd.Per Ettore Rosato, dell'ufficio di presidenza del gruppo democratico alla Camera, "I dirigenti della Lega Nord, a partire da quelli che hanno condiviso responsabilità di governo, si assumano le responsabilità per le condizioni in cui hanno lasciato il paese. Questo è il nostro auspicio. Le premesse non sono incoraggianti, visto che la segreteria politica della Lega Nord, presieduta da Umberto Bossi, ha deliberato la riapertura del Parlamento della Padania. Ci pare che non riescano a far altro se non giocare con un popolo che non esiste".

Invece Giuseppe Civati, consigliere regionale del Pd in Lombardia, se la prende con il presidente della giunta della Regione, Roberto Formigoni: «Dopo avere aderito alla confraternita del dito medio, sabato sera in piazza a Roma, Roberto Formigoni avrà certamente letto che la Lega, sua alleata e principale artefice dei suoi successi elettorali, ha deciso di riaprire il Parlamento del Nord e di lottare per la secessione. Come fa a governare con i secessionisti? Riapre il Parlamento padano e chiude la Giunta regionale?».

Intanto per il Governatore della Lombardia, con la Lega, "In Lombardia continueremo a collaborare. Mi auguro non cambi nulla perché c’è un patto elettorale di collaborazione molto forte firmato l’anno scorso, abbiamo collaborato bene, stiamo collaborando bene e mi auguro continueremo a farlo".

Replica il vicepresidente della Regione e capo delegazione della Lega Nord, Andrea Gibelli, "Il Presidente Formigoni non ha nulla temere sulla lealtà della Lega Nord, in quanto noi siamo sempre stati coerenti con gli accordi di programma stipulati in questi anni proprio con il Pdl. Lega Nord è da sempre un partito a tenuta stagna, a differenza proprio del Pdl che invece è sempre in cerca di esperimenti, come i governi tecnici che non hanno legittimazione popolare. Governi che possono avere conseguenze negative per il Nord e la Lombardia in particolare e per questo non hanno il nostro supporto".

Continua Gibelli, "Le alleanze tecniche, istituzionali e di emergenza non ci appassionano, in quanto la politica e il consenso elettorale sono per la Lega elementi fondamentali per governare un Paese, come anche e soprattutto una Regione. Tengo inoltre a precisare che per il futuro non c'è più nulla di scontato per le prossime alleanze, sia a livello amministrativo che politico".

Conclude il vicepresidente della Regione, "Tutto dipenderà dalla tenuta del Pdl e dalle scelte che farà in relazione al governo Monti, vista la situazione inedita di vedere Pd e Pdl insieme".


Rosy Merola


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