Allarme crisi: chiusi più di cento parrucchieri a Lecce

Marcella Cerciello
Condividi:
Allarme crisi: chiusi più di cento parrucchieri a Lecce
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

LECCE, 21 GENNAIO 2013 - In tempo di crisi, beni materiali di poco conto e semplici momenti dedicati al benessere personale cominciano a diventare superflui e quindi evitabili, a discapito dei piccoli artigiani che affondano sempre di più nella crisi economica.

Un esempio di questo triste presagio, sono i negozi di parrucchiere del Salento, che negli ultimi due anni hanno subito un repentino calo d’affluenza, rendendo inevitabile l’imminente chiusura.[MORE]

Le cifre parlano di più di 100 saracinesche abbassate definitivamente nell’arco di 24 mesi, e a renderlo noto è Igor D’ambrosio, presidente dell’associazione no profit “Liberi di essere”: <<Molti negozi di parrucchiere hanno cessato la propria attività nel silenzio e nell’indifferenza generale. Si tratta di un allarme che ho lanciato già un paio di anni fa. Da tempo continuo a ripetere che il nostro territorio si regge su medie, piccole e micro imprese artigianali che vanno sostenute e incoraggiate. Dalla mia esperienza, mi rendo conto che non possiamo continuare a chiudere gli occhi. Da presidente dell’associazione continuo quotidianamente a raccogliere solo lamentele riguardo all’impossibilità di gestire tali imprese>>.

Nonostante questa situazione interessi la maggior parte dello Stivale, coloro che risentono in modo particolare di questi catastrofici effetti della crisi sono i piccoli artigiani di Lecce e provincia.

Soffermandoci in modo particolare sul settore “bellezza”, nel territorio leccese, si contano almeno 650 parrucchieri e circa il 20 % sono destinati alla chiudere senza possibilità di ripresa.

L’associazione “Liberi di essere” si è mostrata da subito sensibile al problema, ed ha segnalato che la rapida chiusura dei negozi di parrucchiere, espande il problema, coinvolgendo anche i negozi che forniscono prodotti specifici, le imprese che vendono arredamento per parrucchieri e la manovalanza.

Igor D’ambrosio, però, non si da per vinto e, dopo aver esortato tutti i parrucchieri pugliesi a restare uniti e a far sentire forte il loro disagio, si rivolge allo Stato con queste parole: <<il mio augurio è che non faccia perdere a noi imprenditori l’entusiasmo di fare impresa, ma che ci incoraggi a uscire da questo negativo circolo economico. Una ragione in più per invitare tutti gli imprenditori, artigiani e commercianti a creare un bel gruppo in tutta la Puglia perché crediamo che solo l’unione possa arricchire le nostre conoscenze>>.

Marcella Cerciello [ www.cinemarcy.blogspot.com ]
 

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Marcella Cerciello

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Esplora la categoria
Cronaca.