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LECCE, 21 GENNAIO 2013 - In tempo di crisi, beni materiali di poco conto e semplici momenti dedicati al benessere personale cominciano a diventare superflui e quindi evitabili, a discapito dei piccoli artigiani che affondano sempre di più nella crisi economica.
Un esempio di questo triste presagio, sono i negozi di parrucchiere del Salento, che negli ultimi due anni hanno subito un repentino calo d’affluenza, rendendo inevitabile l’imminente chiusura.[MORE]
Le cifre parlano di più di 100 saracinesche abbassate definitivamente nell’arco di 24 mesi, e a renderlo noto è Igor D’ambrosio, presidente dell’associazione no profit “Liberi di essere”: <<Molti negozi di parrucchiere hanno cessato la propria attività nel silenzio e nell’indifferenza generale. Si tratta di un allarme che ho lanciato già un paio di anni fa. Da tempo continuo a ripetere che il nostro territorio si regge su medie, piccole e micro imprese artigianali che vanno sostenute e incoraggiate. Dalla mia esperienza, mi rendo conto che non possiamo continuare a chiudere gli occhi. Da presidente dell’associazione continuo quotidianamente a raccogliere solo lamentele riguardo all’impossibilità di gestire tali imprese>>.
Nonostante questa situazione interessi la maggior parte dello Stivale, coloro che risentono in modo particolare di questi catastrofici effetti della crisi sono i piccoli artigiani di Lecce e provincia.
Soffermandoci in modo particolare sul settore “bellezza”, nel territorio leccese, si contano almeno 650 parrucchieri e circa il 20 % sono destinati alla chiudere senza possibilità di ripresa.
L’associazione “Liberi di essere” si è mostrata da subito sensibile al problema, ed ha segnalato che la rapida chiusura dei negozi di parrucchiere, espande il problema, coinvolgendo anche i negozi che forniscono prodotti specifici, le imprese che vendono arredamento per parrucchieri e la manovalanza.
Igor D’ambrosio, però, non si da per vinto e, dopo aver esortato tutti i parrucchieri pugliesi a restare uniti e a far sentire forte il loro disagio, si rivolge allo Stato con queste parole: <<il mio augurio è che non faccia perdere a noi imprenditori l’entusiasmo di fare impresa, ma che ci incoraggi a uscire da questo negativo circolo economico. Una ragione in più per invitare tutti gli imprenditori, artigiani e commercianti a creare un bel gruppo in tutta la Puglia perché crediamo che solo l’unione possa arricchire le nostre conoscenze>>.
Marcella Cerciello [ www.cinemarcy.blogspot.com ]