Laino borgo - il fiume Lao
Cultura e Spettacolo Lazio Roma

Laino borgo - il fiume Lao

mercoledì 7 aprile, 2010

Discendendo lo stivale è il primo paese che la tortuosa A3 incontra appena entrata in Calabria.
Nel pieno del parco del Pollino, Laino Borgo ha origini antichissime che risalgono al VI secolo a.c.
Potrebbe essere stata l’antica Lao o Tebe Lucana o un altro centro comunque di notevole importanza. La leggenda vuole che a Laino morì l’eroe greco Dracone, compagno d’Ulisse.
Non si sa se Laino prende il nome dal fiume Lao o viceversa.[MORE]
Sorge in una valle, circondata da verdi colline, tra due fiumi. Un territorio d’ immensa bellezza naturale e paesaggistica. Le chiese e le varie cappelle del centro storico; il Santuario della Madonna dello Spasimo; i portali di pietra scolpiti; le tradizioni popolari; le gole del fiume Lao; tutto ciò, appartato dai luoghi di passaggio obbligato, rappresenta un perfetto intreccio di natura e arte, che non può rimanere privilegio di pochi.


Il fiume Lao

Il fiume Lao è tra i corsi d'acqua più importanti e affascinanti del Parco Nazionale del Pollino.
Ha origine da Serra del Prete (2181 metri), una delle cime più alte del massiccio del Pollino, quindi attraversa tutta la vallata e sfocia nel Mare Tirreno, dopo un percorso di circa 51 Km. Scendendo verso valle, il Lao viene alimentato da altri fiumi. Dopo aver toccato l'abitato di Laino Borgo, il corso d'acqua si immette nelle grandi gole del Lao profonde circa 200 metri. Il suo letto conserva un ecosistema puro, dimostrato dal fatto che è l'habitat naturale della Lontra, un animale che vive solo in ambienti incontaminati.
La Natura offre al visitatore diversi motivi di interesse e una grande varietà di attività sportive. Nelle acqua del lao si può praticare torrentismo, a cominciare dalla Grande Gola del Lao, che inizia 2 Km a valle del Comune di Laino Borgo.
Il corso d'acqua, mai a secco, scorre in una gola che ha caratteristiche quasi selvagge. Altra attività affascinante è il rafting.

Rafting sul Lao– una giornata di adrenalina e natura
 

Da soli, ma meglio con un gruppo di amici, sulle acque del fiume Lao si può scoprire che è possibile coniugare insieme sport e divertimento, brivido e pace dei sensi.
Sulle sponde del fiume si indossano una muta ed un salvagente, si imbraccia una pagaia, si imparano i comandi . Dopo pochi minuti ci si ritrova seduti su un morbido canotto con 4, 5 o 6 compagni di viaggio ed il timoniere-capitano!Devi remare all’unisono per attraversare alcuni punti delle rapide e seguire le istruzioni della guida. Scivoli su un’ acqua limpida e fredda, nonostante il caldo di agosto ed all’inizio sei concentrato a non caderci in quel gelo!

Qualcuno dell’equipaggio non ha capito niente ed il gommone prende la direzione sbagliata, l’acqua lo fa accelerare, si va a sbattere su una roccia. Bhamm!

Brividi, rimbalzo. Tutti a ridere,si riprendere la via giusta.
 

Ora si rema bene, si viaggia lenti, ma con improvvise accelerate. Ci si incomincia a guardare intorno. Sei immerso nella natura. Piante ed alberi ovunque. Rami che sfiorano la testa. Fiori che galleggiano sull’acqua, alberi che ci si tuffano. Il gommone va inesorabilmente tra pareti di roccia sempre più ripide. Ti trovi nel bel mezzo di un vero e proprio canyon e non credi più di essere in Calabria. Non guardi più avanti ma in alto, senza respiro, senza pensare. La guida fa adagiare il gommone su un piccolo banco di sabbia. Scendi e fai pochi metri, dietro un masso ritrovi i compagni di viaggio sotto una cascatella dal potente gettito. Massaggio freschissimo. Ti vien voglia di bere e lo fai. E ringrazi.

Il viaggio riprende. acceleri e rallenti. Poi rallenti ancora. La guida ti suggerisce un bagno. Tutti si guardano perplessi. È fredda! Poi si butta il primo. Il secondo. Tutti a farsi trasportare dal fiume che raggiungerà il mare di Scalea. Il salvagente ti evita anche il minimo movimento, la muta ti rende gradevole la temperatura dell’acqua e l’inerzia del flusso che ti porta avanti ti fa sentire il tuo corpo in armonia con tutte le forze di madre natura.
Dopo tre ore di discesa sei arrivato. Avresti voluto proseguire, ma in fondo sei contento, è stata una passeggiata di salute, certo, ma sicuramente non nel senso che non hai faticato!
Tutti a mangiare nei dintorni ora. Non puoi sbagliare, si mangia bene e si paga poco. Te ne vai con diverse sensazioni addosso,ma sicuramente con 2 pensieri in testa:
La natura non finisce mai di stupire. La Calabria neppure. Proviamo a conservare tutto questo.
L’altro pensiero? Devo rifarlo!
 

Scrivi anche tu la storia e le bellezze del tuo paese a [email protected] 


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