La Regione Puglia conferma il "no" al gasdotto
Cronaca Puglia

La Regione Puglia conferma il "no" al gasdotto

domenica 19 gennaio, 2014

BARI, 19 GENNAIO 2014 - «Alla luce di tutti i pareri ed osservazioni fin qui pervenute, pur considerando che l’opera si inserisce all’interno delle strategie europee di diversificazione delle fonti energetiche, il Comitato esprime giudizio negativo di compatibilità ambientale all’intervento così come proposto». Questo il parere espresso dal Comitato per la Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Puglia in merito al progetto di approdo del gasdotto della Trans Adriatic Pipeline sulle coste di San Foca.

Secondo gli esperti «scarsa attenzione sembra riservata agli impatti sulla economia locale, incentrata sulla valenza di un turismo balneare di qualità, stante i ripetuti riconoscimenti a Melendugno degli organismi di valutazione della qualità delle acque e della bellezza della costa, in relazione non solo all’eventuale limitazione della fruizione della costa nel tratto oggetto dei lavori, ma per l'effetto indotto anche sulla percezione collettiva degli utenti (turisti) di una struttura comunque di forte impatto sociale. Si rileva inoltre che tutta la documentazione tecnica a supporto dell’istanza di richiesta di parere di compatibilità, risulta non esaustiva delle problematiche ambientali». [MORE]

Ma non è tutto. Secondo il comitato, nel progetto mancherebbe una parte fondamentale: in che modo il gas da Melendugno verrà portato a Mesagne, località in cui Snam Rete Gas dovrebbe agganciarsi per la successiva distribuzione del metano nel territorio nazionale? Proprio per questi motivi diventa, di fatto, impossibile una qualsiasi valutazione di questo progetto.

Nel corso della stessa riunione, il Comitato ha altresì respinto anche le ipotesi alternative presentate da Tap, che prevedevano l’approdo del gasdotto in tre località del brindisino: a nord della frazione di Lendinuso; presso la centrale elettrica di Cerano; presso l’impianto petrolchimico di Brindisi a nord dell’aeroporto di Casale.

Viene confermato in buona sostanza il parere negativo già rilasciato nel settembre 2012 riferito ad una valenza paesaggistica troppo elevata per consentire un’opera altamente invasiva. A esplicitarne le motivazioni è stato l’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, il quale ha dichiarato che «non si tratta di una posizione ideologica preconcetta di contrarietà al gas come fonte alternativa di energia ma di valutazioni di ordine tecnico per giungere alle quali, facendo lavorare serenamente i tecnici, mi sono astenuto da dichiarazioni sul tema in questi mesi. A incidere negativamente sulla valutazione regionale è stata anche la carenza di puntuali indicazioni progettuali legate al sistema di connessione alla rete nazionale. Va detto – prosegue Nicastro – che non è nelle nostre possibilità influire sulle scelte di politica energetica nazionale e che sarebbe interessante capire anche come, l'eventualità di un progetto di approdo di un gasdotto nella nostra regione, possa in qualche misura contribuire ad abbassare le emissioni in atmosfera, ammesso che questo sia contemplato nel disegno generale. Ad ogni modo sull'approdo Tap a Melendugno in località San Foca, il comitato ha confermato le perplessità che aveva in relazione alla rilevanza dell'area sia sul piano naturalistico che su quello dell'economia turistica».

Il responso della procedura di valutazione regionale ha soddisfatto le aspettative del Comitato No Tap: «Apprendiamo che la commissione Via regionale – hanno dichiarato i portavoce degli attivisti – ha considerato valide le osservazioni tecniche del comitato e della commissione comunale contro la Tap. La popolazione viene finalmente ascoltata e ne siamo veramente felici perché così viene premiato un lavoro lungo tre anni. La sconfitta dell’inutile progetto è più vicina e il Comitato e le associazioni che lo compongono porteranno avanti la battaglia informativa e sociale che ha creato la coscienza giusta per bocciare un idea sbagliata di futuro. Tutte le nostre argomentazioni tecniche si sono rivelate più che valide. Lo avevamo detto sin dall’inizio che rispetto alla prima versione non era cambiato nulla a livello di impatto ambientale».

Dello stesso avviso, anche se in toni più cauti, il sindaco di Melendugno, Marco Potì: «Sono soddisfatto perché è un passo in avanti rispetto a quello che diciamo da tempo. Attendo di conoscere le motivazioni, ma vorrei che la Regione faccia politicamente proprio questo parere tecnico affermando l’incompatibilità totale dell'opera con questo territorio. Non vorrei, infatti, che ora iniziasse un balletto su eventuali aspetti del progetto da mitigare o da rivedere. Questo è un passo importante ma non sufficiente per bloccare l’opera».

Adesso la parola passa alla politica. Infatti, il parere del comitato Via regionale è obbligatorio ma non vincolante rispetto al progetto presentato al ministero dell'Ambiente, ma comunque potrà essere tradotto in azioni concrete da parte della Regione che potrà finalmente esprimersi sulla definitiva fattibilità del gasdotto.

Ennesimo banco di prova, dunque, per la giunta guidata da Nichi Vendola che ora potrà decidere che posizione prendere, se rimettersi alle decisioni del Governo o intraprendere una battaglia al fianco dei cittadini.

(foto: www.offshoreenergytoday.com)

Massimo Alligri


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