La donazione di organi: simbolo di solidarietà e buon funzionamento della struttura sanitaria
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CATANZARO, 24 MARZO 2014 - “Un donatore moltiplica la vita”. È questo il titolo dell’incontro tenuto sabato mattina presso il salone Ameduri del Liceo Classico “P. Galluppi” tra il dottore Luigi Lombardi direttore della Struttura complessa di Nefrologia, Dialisi e Dipartimento di Medicina Generale dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese Ciaccio”, la dottoressa Elisabetta Macrina, coordinatrice Donazioni e Trapianti per la Calabria, Pasquale Scarmozzino del Comitato Regionale Aned (Associazione Nazionale Dializzati e Trapiantati) e gli studenti dell’ultimo anno del liceo, voluto dall’Azienda Ospedaliera locale in collaborazione con l’Aned e il Centro Regionale dei trapiantati.
«Perché l’evento donazione – ha detto la dottoressa Macrina nel corso del suo intervento – è ricco di valenza positiva non solo per il messaggio di solidarietà che contiene ma anche per la testimonianza di un buon funzionamento della struttura sanitaria».
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L’iniziativa, che rientra nelle manifestazioni organizzate in occasione della Giornata Mondiale del Rene in programma il 13 marzo, ha voluto sensibilizzare le coscienze dei giovani studenti sulle malattie renali, soprattutto quelle latenti, e sull’importanza della donazione perché “Ciascuno vale per quello che fa a favore degli altri”. Scoprire la malattia in anticipo significa, infatti, non solo evitare al paziente la dialisi, o quanto meno ritardarla il più possibile, ma soprattutto risparmiare perché un paziente dializzato costa in media 50 mila euro l’anno.
Una malattia, quella renale, che oggi rappresenta un rilevante problema di salute pubblica, basti pensare che in Italia ci sono circa 50 mila dializzati mentre 9.000 sono i nuovi pazienti ogni anno. 5 milioni sono, invece, gli italiani che a causa di una ridotta funzionalità dei reni rischiano complicanze cardiovascolari, dialisi e trapianto, ma sono più del doppio, circa 13 milioni, i connazionali che soffrono di malattie renali a vari livelli di gravità.
«Solo nel 2014 – ha evidenziato il dottore Lombardi – nel mondo ci sono stati oltre 2 milioni e mezzo di dializzati. Ogni anno 160/170 individui per milione di abitanti finiscono in dialisi mentre 1400 sono i pazienti in Calabria. Nella sola struttura del Pugliese – ha continuato Lombardi – 80 sono i pazienti in dialisi con casi cronici mentre 140 hanno una insufficienza renale probabile».
Si stima che il 7-10 per cento della popolazione mondiale abbia un danno renale, ma spesso non ne sia a conoscenza, perché i reni sono organi che non mostrano i sintomi della malattia, finché non risultano irrimediabilmente danneggiati. In questi casi, il rischio di sviluppare un’insufficienza renale è elevato e lo è ancora di più quello di sviluppare, in concomitanza di un danno renale moderato, una malattia cardiovascolare invalidante o mortale.
Toccante l’intervento del signor Scarmozzino, trapiantato a sua volta ed emblema della vita che ritorna, emblema del dono e quindi dell’importanza della donazione.
Notizia segnalata da Azienda Ospedaliera "Pugliese Ciaccio"