La deputata Angela Napoli: non escludo che qualche collega si sia prostituita
Politica Lazio

La deputata Angela Napoli: non escludo che qualche collega si sia prostituita

mercoledì 8 settembre, 2010

ROMA - La deputata di Fli in commissione Antimafia Angela Napoli non è certo una persona che ha paura di esprimere le sue idee, anche quelle “pericolose”.
Angela Napoli infatti denuncia da anni infiltrazioni mafiose nei partiti. “non è questione di destra o sinistra, le stesse facce cambiano schieramento a seconda di chi viene pronosticato come possibile vincitore, portando sempre in dota voti sulla cui legittimità si possono nutrire forti dubbi”. Per il suo coraggio Angela Napoli ha ricevuto diverse minacce di morte.[MORE]
Stavolta ha innescato una polemica su cui è dovuto intervenire il Presidente della Camera Gianfranco Fini.
In un’intervista durante la trasmissione on line 'KlausCondicio', la Napoli nel rispondere a una domanda del conduttore Klaus Davi che le chiedeva un parere sulla legge elettorale, aveva concluso dicendo che non avrebbe escluso la 'delicata' questione, quella di alcune colleghe che sarebbero state elette dopo essersi prostituite. Da Cicciolina alle veline al parlamento le battute si era sprecate dopo l’ultima tornata elettorale, ma le affermazioni di una così autorevole personalità hanno innescato le repliche indignate delle colleghe.
Alessandra Mussolini del Pdl: "Trovo vergognosa la dichiarazione di Angela Napoli. Queste parole offendono le deputate di tutte i gruppi parlamentari e chiedo la convocazione immediata dell'ufficio di presidenza della Camera dei deputati per prendere i provvedimenti del caso''.
Di attacco "squallido e infamante che nulla ha a che fare con la politica ma tutto con l'astioso e rancoroso modus operandi che hanno messo in scena i finiani negli ultimi mesi" ha parlato Beatrice Lorenzin del Pdl, mentre Barbara Saltamartini, deputata del Pdl e responsabile Pari opportunita' dice di provare "vergogna" per le affermazioni di Angela Napoli: "Parole di una gravita' inaudita, che squalificano pesantemente chi le ha pronunciate. E' aberrante che lo scontro con i finiani stia portando, giorno dopo giorno, ad un fuoco di fila meschino e volgare contro le nostre donne, a nome delle quali esprimo il piu' profondo sdegno. Cosi' come e' tristemente ridicolo che la collega lanci accuse di questa risma solo per sponsorizzare la modifica della legge elettorale, un provvedimento, peraltro, da lei stessa votato tranquillamente durante lo scorso governo Berlusconi".


In mattinata, apprese le parole della Napoli, era stato il presidente della Camera Gianfranco Fini a richiamarla immediatamente: "Ledere la dignita' delle deputate con accuse generalizzate quanto teoriche, e quindi indimostrabili, non puo' essere consentito ne' per il rispetto che si deve al Parlamento ne' per la considerazione che si deve avere per tante donne che, al pari dei colleghi di genere maschile, fanno politica con passione e disinteresse". "Mi auguro che l'onorevole Angela Napoli -sottolinea Fini-, proprio perche' a pieno titolo rappresenta da anni questo di genere di impegno politico, ammetta la gravita' delle sue parole e se ne scusi".

Angela Napoli ha concluso così la polemica: "Trovo sorprendente il lancio dei comunicati diramati, tramite le varie agenzie di stampa, da alcune colleghe parlamentari, rispetto a un passaggio dell'intervista, pubblicata questa mattina su Youtube nel canale 'KlausCondicio'".
"L'intervista, che ha spaziato su numerosi argomenti - prosegue - conteneva mie dichiarazioni molto piu' importanti rispetto a quelle relative all'attuale legge elettorale, dove, tra l'altro, alla domanda del conduttore se ritenevo che alcune colleghe sarebbero state elette dopo essersi prostituite, ho risposto 'non lo escludo'".
"Non penso -continua- che con tale affermazione io abbia inteso criminalizzare le colleghe del Parlamento italiano, ne' ritengo che debbano sentirsi da me oltraggiate coloro, e sono convinta la stragrande maggioranza, che hanno conseguito meritoriamente il seggio parlamentare e, comunque, me ne scuso. Ritengo -conclude- che in questo momento la politica italiana necessiti di un confronto su ben altri ed importanti argomenti e, pertanto, chiudo alle varie 'provocazioni' che in queste ore continuano ad essere lanciate".

Nell’intervista la parlamentare, poi, parlando del Ddl del ministro Mara Carfagna che prevede il carcere per i clienti delle prostitute, ha sostenuto che ''se veramente quell'ipocrita Ddl sulla prostituzione diventasse legge, sarebbero non tanti, ma tantissimi i parlamentari che verrebbero arrestati''. ''Salvo che i parlamentari beccati con prostitute - ha precisato Angela Napoli - se la cavino con l'immunita', mentre un operaio o un camionista finirebbero per pagare nella solita logica di casta, come sempre avviene''.

E su questo ultimo punto qualcuno provi a spiegarci come darle torto.
 


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