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Ventisei indagati in diverse regioni, sequestrati migliaia file
CATANIA, 15 GIU. - Nove persone sono state arrestate in flagranza di reato dalla Polizia di Stato nell'ambito di una vasta operazione su tutto il territorio nazionale di contrasto alla pedopornografia online, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania. L'operazione ha coinvolto diverse regioni italiane, portando a 26 indagati per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, sottoposti a perquisizioni personali e informatiche.
Dettagli dell'operazione
L'indagine, condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia Postale di Catania, ha portato al sequestro di migliaia di file, inclusi scambi di immagini e video raccapriccianti di abusi su bambini piccolissimi. Le investigazioni, coordinate dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) del servizio della Polizia postale, sono partite da una complessa attività di analisi informatica su alcuni dispositivi elettronici sequestrati a un indagato, arrestato mesi fa per le stesse condotte.
Modalità dell'Indagine
Attraverso una meticolosa e complessa indagine, che ha coinvolto anche tecniche estremamente avanzate, gli investigatori sono riusciti a identificare i soggetti attivi nei gruppi di scambio di materiale pedopornografico. La Procura distrettuale di Catania ha emesso provvedimenti di perquisizione personale e informatica nei confronti degli indagati.
Esecuzione delle perquisizioni
Le perquisizioni sono state eseguite con la collaborazione dei vari Centri operativi per la sicurezza cibernetica della Polizia Postale nelle seguenti città: Catania (1), Roma (3), Milano (3), Brescia (2), Varese (1), Bergamo (1), Catanzaro (1), Bari (2), Foggia (1), Torino (2), Cuneo (1), Genova (2), Imperia (1), Avellino (1), Livorno (1), Prato (1), Ravenna (1), Ascoli Piceno (1).
Dettaglio degli arrestati
Gli arrestati risiedono nelle province di Catania (1), Roma (1), Milano (2), Firenze (1), Bergamo (1), Ravenna (1), Varese (1) e Imperia (1). Uno degli arrestati, oltre a migliaia di file pedopornografici, aveva nella disponibilità del suo cloud il formato digitale del libro "Guida del pedofilo".
Ulteriori sviluppi
Il materiale rinvenuto e sequestrato durante le perquisizioni è ora al vaglio della Procura distrettuale di Catania e della Polizia postale per ulteriori approfondimenti investigativi, che potrebbero essere utili anche per l'identificazione delle piccole vittime coinvolte.