Mutui 2024: meglio a tasso fisso o variabile?
Economia Lombardia Milano

Mutui 2024: meglio a tasso fisso o variabile?

mercoledì 29 maggio, 2024

Chi deve comprare casa sa bene che la scelta tra tasso fisso e variabile, quando si richiede un mutuo, può fare tutta la differenza del mondo. Si tratta, infatti, di una decisione destinata ad impattare in modo forte e duraturo sulle finanze del mutuatario e, dunque, sulla gestione delle proprie risorse nel lungo termine. Ogni anno la situazione cambia, per via delle oscillazioni dell'economia a livello globale, e questo 2024 non ha certamente fatto eccezione. Vediamo dunque di scoprire insieme cosa conviene di più quest'anno, se i mutui a tasso fisso o variabile.

Una panoramica sui mutui nel 2024

Si inizia con una premessa: la scelta tra tasso fisso e variabile, quando si richiede un mutuo, dipende strettamente dalle previsioni sui tassi di interesse della Banca Centrale Europea (BCE), e dal loro potenziale impatto sulle rate. Per questo motivo, è importante cominciare con una panoramica sui dati principali riguardanti, appunto, il mercato dei mutui.

La BCE ha annunciato un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base ad aprile 2024, che verrà seguito da un ulteriore doppio taglio, che avverrà durante l'estate e a ottobre, stimato in 50 punti. Ciò suggerisce che, entro la fine del 2024, i tassi di interesse potrebbero scendere al di sotto del 2%. Questa riduzione potrebbe portare ad una diminuzione della rata mensile dei mutui fino a 100 euro, influenzando così la scelta tra fisso e variabile.

Mutui 2024: meglio il tasso fisso o variabile?

Il tasso fisso, previsto tra il 2,7% e il 2,9%, presenta una stabilità unica, in quanto garantisce che le rate del mutuo non subiranno le variazioni dipendenti dalle fluttuazioni del mercato. Al contrario, il tasso variabile, attualmente il 2% circa più alto rispetto al fisso, lega le rate all'andamento dell'Euribor, esponendo il mutuatario ad aumenti potenziali e imprevedibili.

Considerando un mutuo di €100,000 in 30 anni, con un tasso fisso si otterrebbe una rata di €403, mentre con un tasso variabile si arriverebbe a €519, secondo i dati di aprile 2024. La differenza diventa meno marcata per i mutui di durata inferiore, come a 10, 15 o 20 anni, ma rimane comunque importante.

Alla luce di ciò, ad oggi conviene optare per l'opzione fissa. Tuttavia, per ottimizzare ancor di più il proprio investimento, è bene ricorrere al web. Esistono infatti dei comparatori, come quello proposto gratuitamente da Mutui.it, un sito al cui interno troviamo una pagina dedicata ai tassi dei mutui di categoria fissa, grazie alla quale è possibile confrontare tutte le opzioni più convenienti e trovare quella più giusta per le proprie necessità.

Come prendere la decisione finale?

La scelta tra un mutuo a tasso fisso o variabile non è semplice e, come detto, dipende da vari fattori, a loro volta legati ad un preciso periodo storico ed economico. Il tasso fisso presenta la certezza di una rata immutabile nel tempo, eliminando il rischio di eventuali sorprese dovute alle variazioni dei tassi d'interesse. Si tratta di un'opzione che oggi risulta essere la più conveniente, dati alla mano, anche per via dell'ulteriore abbattimento dei tassi previsto dalla BCE per il 2024.


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