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La Cassazione sulla devastazione di Genova durante il G8 riduce 9 delle 11 condanne inflitte ai no global in appello, il Coisp: “Non fu certo una manciata di persone a distruggere la città, a centinaia giunsero con l’intento di fare del male….”
Roma 14 luglio 2012 - La Corte di Cassazione ha ridotto stasera nove delle undici condanne inflitte in appello ad altrettanti no global ritenuti responsabili di devastazione e saccheggio in relazione ai fatti accaduti il 20 e il 21 luglio 2001 nel corso del G8 di Genova. Il Procuratore generale aveva chiesto di confermare le pene emesse in secondo grado, che complessivamente arrivavano a circa 90 anni di carcere, ma non ha trovato l’accordo della Corte che ha invece scontato le condanne.
“E’ arrivato così l’esito del terzo grado di giudizio per le poche persone accusate di aver preso parte alla devastazione che si verificò durante il G8 di Genova, ma che le condanne siano cambiate non cambia il fatto di maggiore importanza, e cioè che se le Forze di polizia avessero dovuto vedersela con dieci persone intenzionate a distruggere la città, tutto sarebbe andato molto diversamente. La realtà, purtroppo, è stata ben altra. Non furono certamente una manciata quelli che persero ogni controllo undici anni fa, scaricando sulle Forze dell’Ordine la violenza insensata che il delirio della folla notoriamente amplifica. Non furono certamente una manciata quelli che lanciarono bombe, pietre, cassonetti, estintori e qualsiasi altra cosa contro i tutori della sicurezza, cercando di fare quanti più danni si riuscisse e, possibilmente, di seccare qualcuno che portava una divisa”. [MORE]
E’ questo il commento a caldo di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, subito dopo il verdetto del Giudice supremo.
“Perché è esattamente questo che è accaduto a Genova quel maledetto 2001 - aggiunge il Segretario del Coisp -. Assalti preordinati e aggressioni ben organizzate contro chi era stato mandato a garantire il rispetto di regole che in migliaia erano giunti con la specifica intenzione di violare, ed a contenere la straripante voglia dei contestatori dell’epoca di passare alla storia. Ecco che cosa si sono trovati davanti durante quel G8 i colleghi, compresi quelli che oggi, per aver sottoscritto un verbale, e non certo per aver aggredito qualcuno, scontano una condanna per falso assieme al veleno, all’odio e alla strumentalizzazione da parte di chi sa censurare solo quando gli conviene”.
“Ma noi siamo stufi e nauseati . insiste il leader del Coisp - dalla doppia morale di troppi commentatori senza vergogna, che si permettono di aggredire a picconate Poliziotti dalla carriera ineguagliabile, spazzando via d’un colpo meriti conquistati col sudore della fronte in anni ed anni di contrasto serio, duro e sacrificato alla criminalità ed all’illegalità, assicurando alle patrie galere boss del maggior calibro possibile, senza che nessuno abbia mai sentito il bisogno di dire loro grazie. Oggi per quei Poliziotti qualcuno ha sentito persino il bisogno di scusarsi… come in un mondo che cammini alla rovescia! Certo il peggio potrebbe dover ancora venire… attendiamo con ansia i commenti di domani, ma il minimo che ci aspettiamo è la pietà per quelle che furono secondo molti scienziati ‘ragazzate dovute all’ardore di giovani pronti a gridare le proprie idee’. E la nausea aumenterà…”.
“Molti di noi a Genova c’erano - conclude Maccari -, e si ricordano l’orda schiumante che avanzava urlando, fumo e fiamme, visi coperti di annoiati vigliacchi accorsi per fare male mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti, talmente tanto vigliacchi che grazie a quei caschi ed a quei fazzoletti… in tribunale sono arrivati solo in dieci…”.