L'Università di Catanzaro al primo posto tra gli Atenei Meridionali
Cronaca Calabria

L'Università di Catanzaro al primo posto tra gli Atenei Meridionali

martedì 1 febbraio, 2011

CATANZARO, 01 FEB. 2011 - Benvenuti al Sud, per la ricerca. L’Università Magna Graecia di Catanzaro, infatti, è il primo tra gli Atenei Meridionali e il sesto tra gli Atenei Italiani nella specifica graduatoria pubblicata dal Via-Academy, associazione di accademici italiani all'estero, [MORE]per il rapporto tra numero di ricercatori di chiama fama e numero di pubblicazioni scientifiche e citazioni degli stessi lavori di ricerca nell’ambito della comunità scientifica internazionale.

L’”H-Index”, questo il nome del parametro utilizzato per stilare la graduatoria che tiene conto del numero di pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e sul numero di citazioni delle stesse, premia l’Università del capoluogo calabrese, fra le migliori di tutt’Italia per frazione di Top Italian Scientists (TIS). Il rapporto raggiunto dall’Università di Catanzaro (3,43%) è più del doppio del valore medio nazionale pari a 1,2%.
Il prestigioso risultato raggiunto è stato presentato questa mattina durante una conferenza stampa, durante la quale sono intervenuti il Rettore dell'Università Magna Graecia Professor Francesco Saverio Costanzo ed i Professori citati nel rapporto Aldo Quattrone, Giorgio Sesti, Giuseppe Viglietto, Gennaro Ciliberto, Fulvio Zullo, Antonio Gambardella, Antonino Belfiore e Francesco Trapasso.

“Il dato contenuto nel rapporto – ha evidenziato il Rettore Francesco Saverio Costanzo – ci inorgoglisce perché certifica la qualità e credibilità della nostra attività di ricerca. E’ un dato oggettivo, infatti, che non lascia spazio ad interpretazioni autoreferenziali. Entra in quell’ottica di valutazione della qualità della produzione scientifica che oggi lo stesso Ministero richiede. Ricerca d’eccellenza – ha proseguito il Rettore Francesco Saverio Costanzo – significa allo stesso tempo didattica e formazione di qualità”.

Nel corso della conferenza stampa è stata messa in evidenza la valutazione obiettiva dell’attività di ricerca condotta dai docenti dell’Ateneo catanzarese nei laboratori universitari nell’ambito delle discipline della biomedicina, la credibilità degli avanzati programmi di ricerca realizzati e le grandi potenzialità di sviluppo dell’Università Magna Graecia e del suo territorio di riferimento soprattutto nell’ottica di “Catanzaro - Città Universitaria”.

Segue il Profilo scientifico di ciascun docente citato.

Aldo Quattrone
Il Prof. Quattrone è professore ordinario, Direttore della U.O. complessa di Neurologia e della Scuola di Specializzazione in Neurologia e Coordinatore del Dottorato in Scienze Neurologiche e Riabilitative. Ha fondato e diretto per 15 anni l’Istituto di Scienze Neurologiche del CNR di Piano Lago (CS) e di recente, ha attivato nel Campus di Germaneto un Centro di Ricerche sulle Neuroimmagini, dotato di una Risonanza Magnetica 3T unica in Calabria, cogestito dalla Università Magna Graecia e dal CNR.
Il Prof. Quattrone si è interessato di Neurologia Clinica e Sperimentale. L'attività scientifica si è concretizzata in più di 370 pubblicazioni peer-reviewed (Impact Factor totale: 1356,62). Ha pubblicato sulle più importanti riviste di Neurologia e biomedicina del mondo, come Annals of Neurology, Archives of Neurology, Brain, Nature Genetics, New England Journal of Medicine Human Molecular Genetics, Radiology, JAMA.
Le più importanti scoperte riguardano la malattia di Parkinson e in particolare l’identificazione dei principali fattori di rischio genetici e di nuovi markers diagnostici di risonanza magnetica indispensabili per la diagnosi differenziale tra questa malattia e i parkinsonismi. Sempre in questo campo, il Prof. Quattrone ha messo a punto un nuovo strumento (Movement time analyzer) utile per la misurazione quantitativa della gravità della malattia di Parkinson e per la corretta programmazione della posologia dei farmaci antiparkinsoniani.
Altri studi importanti hanno portato all’identificazione di nuovi geni nelle neuropatie ereditarie, nell’epilessia frontale notturna e, infine, alla scoperta della principale causa della cefalea cronica quotidiana, una malattia che colpisce quasi il 15% della popolazione.
Il Prof. Quattrone è coordinatore di importanti progetti di ricerca ed è titolare di 2 Brevetti industriali per la costruzione del “Movement time analyzer.

Giuseppe Viglietto
Giuseppe Viglietto è Professore ordinario di Patologia Generale (MED/04) presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e dal 2007 riveste il ruolo di Delegato del Rettore per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico dell’Ateneo. L’attività di ricerca del prof. Giuseppe Viglietto è testimoniata dalla pubblicazione di circa 90 manoscritti con 'peer review', sulle piu’ importanti riviste di biomedicina del mondo quali Nature Medicine, Journal of Clinical Investigation, Cancer Research, Oncogene, con un impact factor medio di 5,6 e che hanno ricevuto più di 3500 citazioni su prestigiose riviste internazionali, nonché dall’acquisizione di finanziamenti per le attività di ricerca da enti pubblici e fondazioni private. Il Prof. Viglietto svolge correntemente il ruolo di revisore per numerose riviste e istituzioni internazionali.
Nella prima fase della sua carriera scientifica, gli studi effettuati dal prof. Giuseppe Viglietto hanno contribuito all’isolamento e alla caratterizzazione molecolare del gene codificante l’enzima Glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD) responsabile di alcune forme di anemia mediterranea nonchè a chiarire i meccanismi molecolari che regolano la neo-angiogenesi tumorale. Tuttavia i contributi scientifici piu’ importanti e originali degli studi effettuati dal gruppo di ricerca coordinato da Giuseppe Viglietto hanno riguardato il campo dell’oncologia molecolare, mediante un approccio di ricerca che integra le moderne acquisizioni di biologia cellulare con le nuove tecnologie per lo sviluppo di modelli murini di malattie neoplastiche umane. Tali studi hanno portato all’identificazione di alcune delle aberrazioni che alterano i meccanismi molecolari che controllano il ciclo cellulare nelle cellule neoplastiche.

Giorgio Sesti
Giorgio Sesti è Professore Ordinario di Medicina Interna, Direttore della U.O. complessa di Medicina Interna e della Scuola di Specializzazione in Medicina Interna. E’ autore di 152 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali con peer review nell’ambito delle malattie metaboliche e relative complicanze con un totale di impact factor di 870 (Impact factor medio 5,72). Ha pubblicato sulle più importanti riviste di Medicina Interna e di Malattie Cardio-Metaboliche quali The Lancet, Journal Clinical Investigation, Circulation, Journal American College of Cardiology, European Heart Journal, Circulation Research, Diabetes, Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology, Diabetes Care, Diabetologia, Faseb Journal, Journal Clinical Endocrinology and Metabolism, Molecular and Cellular Biology, Journal of Cellular and Molecular Medicine, Endocrinology.
E’ stato responsabile scientifico di finanziamenti per la ricerca finanziati da Ministero dell’Università, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Unione Europea, TELETHON, Società Italiana di Diabetologia, Ministero della Salute, European Foundation for the Study of Diabetes, Fondazione Fo.RI.SID ed è responsabile di una unità operativa del Network of Excellence EUGENE2 (European Network on Functional Genomics of Type 2 Diabetes) finanziato dalla Commissione Europea.

E’ stato vincitore di diversi premi tra cui il premio “Fabio Tronchetti” Schering-SIE (1999) per studiosi under 40 per ricerche in Endocrinologia della Società Italiana di Endocrinologia, il premio e lettura SID (2002) per studiosi under 45 della Società Italiana di Diabetologia e del premio e lettura SID-Celso (2010) alla carriera della Società Italiana di Diabetologia.
Le ricerche di Giorgio Sesti sono rivolte alla soluzione di problemi di fisiopatologia del diabete tipo 2 e dei tratti intermedi ad esso correlati coniugando ricerca molecolare con ricerca clinica. I principali temi di ricerca svolti hanno riguardato i meccanismi molecolari dell’insulino-resistenza e il loro ruolo patogenetico in condizioni quali l’obesità ed il diabete mellito tipo 2, la genetica del diabete mellito e dei suoi tratti intermedi, lo studio della secrezione insulinica, il ruolo dell’IGF-1 quale fattore protettivo del rischio cardio-metabolico, il ruolo dei fattori infiammatori nella patogenesi del diabete tipo 2 e della disfunzione endoteliale quale fattore patogenetico comune tra aterosclerosi e diabete tipo 2, lo sviluppo clinico di nuovi farmaci per il trattamento del diabete tipo 2.

Gennaro Ciliberto
Il Prof Gennaro Ciliberto è ordinario di Biologia Molecolare presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro. Il prof Ciliberto ha diretto per alcuni anni il centro IRBM P. Angeletti di Pomezia come Vice President of Basic Research dei Laboratori di ricerca della Merck Sharpe and Dhom con funzioni anche di coordinamento internazionale del settore dell’oncologia.
L’attività scientifica del Prof Ciliberto si è concretizzata in circa 230 pubblicazioni peer-reviewed. Ha pubblicato sulle più importanti riviste di Biologia e Medicina internazionali (Cell, Science, EMBO Journal, PNAS, Nature Biotechnology, J. Exp Medicine, Blood, Cancer Research), e co-autore di un libro di testo universitario.
I contributi scientifici del Prof. Ciliberto sono stati effettuati in numerosi settori della biologia ed immunologia cellulare e molecolare. Inizialmente Ciliberto ha lavorato sui meccanismi responsabili del funzionamento dei geni, con lo studio in epoche pionieristiche della struttura di alcune classi di promotori, i “cervelli” regolatori del funzionamento genico. Successivamente Ciliberto ha studiato una famiglia di proteine chiamate citochine coinvolte nella comunicazione tra cellule del nostro organismo; ne ha determinato i meccanismi di riconoscimento recettoriale, il loro coinvolgimento in alcune malattie quali l’artrite reumatoide, l’osteoporosi e l’insorgenza di alcuni tumori tra cui il mieloma multiplo e ha sviluppato antagonisti da utilizzare come agenti terapeutici. Infine, negli ultimi quindici anni Ciliberto ha lavorato in senso ampio nel campo della terapia genica, sviluppando e ottimizzando nuove piattaforme tecnologiche, e dimostrando in numerosi modelli di malattia il loro possibile utilizzo sia per la terapia somatica di deficit genetici che per la generazione di vaccini antitumorali.


Francesco Trapasso
Il Dr. Trapasso, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Ateneo catanzarese; dopo il conseguimento del PhD in Oncologia, è stato post-doc per un periodo di 5 anni presso il Kimmel
Cancer Center della Thomas Jefferson University (USA). Al presente, il Dr. Trapasso è ricercatore di Patologia Generale, Dirigente Medico di I livello presso l’Unità di Patologia Genetica e Visiting Assistant Professor presso il Department of Molecular Virology, Immunology and Medical Genetics del Comprehensive Cancer Center della Ohio State University (USA), diretto dal Prof. Carlo M. Croce.
L’attività di ricerca del Dr. Trapasso ha portato alla produzione di oltre 70 articoli peer-reviewed nelle più accreditate riviste di oncologia molecolare (Cancer Research, Oncogene, Clinical Cancer Research, Carcinogenesis, Cancer Gene Therapy, Molecular and Cellular Biology, PNAS e New England Journal of Medicine) per un Impact Factor totale superiore a 500 e al deposito di due brevetti internazionali. Recentemente, il Dr. Trapasso ha servito funzione di revisore per la Comunità Europea presso la sede di Bruxelles.
L’attività di ricerca del Dr. Trapasso, da sempre incentrata sullo studio dei meccanismi molecolari responsabili della tumorigenesi umana, è al presente diretta alla generazione di nuovi farmaci antitumorali mirati. La strategia seguita dal gruppo diretto dal Dr Trapasso ha recentemente portato all’identificazione di peptidi sintetici capaci di inibire sperimentalmente la proliferazione di cellule tumorali umane. L’obiettivo finale di questo approccio è la creazione di molecole costruite sulla base delle informazioni ottenute da questi peptidi che possano in un futuro prossimo essere inserite nei protocolli di trattamento dei pazienti oncologici.


Antonio GAMBARDELLA
Il prof. Antonio GAMBARDELLA, è professore associato confermato (settore MED 26 - Neurologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia afferente al Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro. Dal marzo 2009 è anche direttore dell’Istituto di Scienze Neurologiche del CNR sito in Mangone (CS).
Le linee elettive di ricerca del prof. Antonio GAMBARDELLA vertono essenzialmente su:
1. aspetti clinici e genetici di varie forme di epilessia che hanno portato all'identificazione di nuovi geni associati ad epilessie secondarie a canalopatie.
2. neurofisiologia clinica in epilessia ed altre malattie del sistema nervoso.

Il prof. Antonio GAMBARDELLA è autore di circa 170 lavori scientifici pubblicati in extenso su riviste internazionali peer-reviewed, con un impact factor complessivo di circa 850.

Antonino Belfiore
La principale linea di ricerca del prof. Antonino Belfiore riguarda i meccanismi molecolari mediante i quali l’insulino-resistenza, che si associa all’obesità e al diabete di tipo 2, può favorire lo sviluppo di varie patologie oncologiche maligne e influire negativamente sulla loro prognosi. Dato il progressivo aumento dell’obesità e del diabete nel mondo occidentale, la patologia tumorale associata ad insulino- resistenza sta assumendo un ruolo sempre più importante. Gli studi del gruppo del prof. Belfiore hanno evidenziato che le cellule tumorali, e specialmente le cellule staminali maligne, esprimono una isoforma fetale del recettore insulinico (isoforma A), che media gli effetti proliferativi dell’insulina e dei fattori insulinosimili.
Questo meccanismo riduce anche l’attività di terapie oncologiche tradizionali, quali la chemioterapia e la radioterapia. Gli studi attuali del gruppo del prof. Belfiore sono quindi volti a identificare nuove terapie che possano superare questi meccanismi di resistenza delle cellule tumorali.

Fulvio Zullo
L’attività scientifica condotta dalla Prof. Fulvio Zullo, Direttore della Cattedra di Ginecologia e Ostetricia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, ha seguito negli ultimi anni tre principali linee di ricerca: 1. chirurgia oncologica ginecologica con particolare riguardo per la chirurgia laparoscopica; 2. tecniche mininvasive della patologia ginecologica benigna; 3. medicina della riproduzione e ginecologia endocrinologica.
Rilevanti sono stati i risultati ottenuti dalle ricerche condotte dal Prof. Zullo, riconosciuto esperto nazionale ed internazionale del campo, sul trattamento chirurgico laparoscopico della patologia oncologica ginecologica, con particolare riferimento al carcinoma endometriale e del carcinoma borderline dell’ovaio. Tali studi hanno permesso di confermare l’efficacia a lungo termine e la sicurezza della chirurgia laparoscopica nel trattamento del cancro dell’endometrio, ampliando l’indicazione anche alla popolazione di donne obese ed anziane. Inoltre, grazie alle numerose sperimentazioni, è stato possibile affermare la chirurgia laparoscopica “fertility sparing” applicata a pazienti affette da tumori borderline bilaterali dell’ovaio quale opzione terapeutica per la preservazione della fertilità della paziente oncologica.

Nel campo della patologia ginecologica benigna sono stati condotti del Prof. Fulvio Zullo numerosi studi clinici, alcuni dei quali sono stati cofinanziati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, riguardanti il trattamento chirurgico mininvasivo dei miomi uterini, gli interventi di denervazioni pelviche effettuate per via laparoscopica in pazienti affette da dolore pelvico cronico, primitivo o secondario ad endometriosi, e le strategie terapeutiche chirurgiche nella paziente infertile.
Infine, sono state acquisite esperienze innovative nel campo della medicina della riproduzione e della ginecologia endocrinologica che hanno prodotto risultati rilevanti in ambito nazionale ed internazionale.


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