L'Udc agli alleati di governo in Regione: «Un tavolo di confronto per chiudere le emergenze»
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REGGIO CALABRIA, 9 NOVEMBRE 2013 - (Riceviamo e pubblichiamo) Il ragionamento è semplice: la Calabria ha sempre vissuto di emergenze, e molte sono le situazioni disperate che l’attuale Governo regionale ha ereditato da quello precedente. Ma di fronte a ciò c’è comunque bisogno di uno scatto d’orgoglio e di una chiara assunzione di responsabilità, ancor meglio se condivisa anche con le forze di opposizione.
È il messaggio che il gruppo consiliare regionale dell’Udc rivolge ai suoi partners di governo, in primis al Pdl del presidente Scopelliti, alla luce del ciclico riesplodere delle mine che puntualmente, ogni anno, deflagrano mettono a rischio non solo la pace sociale, ma anche l’ordine pubblico e servizi essenziali per i cittadini. E per dare una mano alla Calabria ed ai calabresi, ha anticipato ieri a Vibo il segretario nazionale Lorenzo Cesa, lo scudocrociato è pronto ad emendare anche la legge di Stabilità, attualmente al vaglio del Parlamento.
«Nei giorni scorsi la giunta regionale, attraverso l’impegno della maggioranza ed in particolare del presidente Scopelliti e dell’assessore al lavoro Salerno – ricorda il gruppo consiliare regionale centrista – ha colto un risultato straordinario, con l’approvazione del piano straordinario per i percettori degli ammortizzatori sociali in deroga, che ha restituito speranza e fiducia a migliaia di lavoratori posti ai margini del sistema produttivo dalla crisi che ha travolto imprese ed aziende. Analoga determinazione va ora messa in campo in relazione alle tante vicende ancora aperte».
In cima all’elenco, la situazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, le politiche per la sanità, l’impegno per la famiglia: «I lavoratori precari – afferma lo scudocrociato calabrese – hanno tutte le ragioni per protestare, ma sbaglierebbero se individuassero nella Regione la loro controparte: la Regione è con loro. Il dialogo in corso col Governo nazionale lo dimostra. Siamo sicuri che non mancherà, in ogni caso, l’impegno dell’esecutivo regionale per reperire quanto prima le risorse necessarie ad assicurare tranquillità e dignità a lsu ed lpu: saremo sentinelle del mantenimento di un impegno che riteniamo inderogabile e che, d’altra parte, il Piano 2013 per il reinserimento occupazionale assicura per tutti i lavoratori precari, compresi quelli in mobilità, ai quali si garantisce tutela per l’insita precarietà della loro condizione. Ed il nostro gruppo alla Camera, attraverso il segretario Cesa, presenterà un emendamento per garantire 30 milioni di euro».
Ma allo stesso modo e con uguale sollecitudine e dedizione, si sottolinea, «vanno trattate le altre stringenti problematiche ancora irrisolte, su tutte quelle afferenti la difesa e la promozione della famiglia e le politiche agricole e forestali, essenziali per una terra a forte vocazione agricola e forestale e che però, nei prossimi mesi, dovrà scontare il taglio in bilancio delle risorse dedicate, decurtate di ben 20 milioni di euro che contiamo possano essere recuperati in sede parlamentare attraverso un altro emendamento alla legge di Stabilità, formulato dal senatore Antonio De Poli. Per questi motivi proponiamo alle forze di maggioranza l’avvio di un confronto che porti all’individuazione di possibili soluzioni, sulle quali ricercare il consenso delle parti sociali ed anche delle forze di opposizione, per delineare nuovi positivi orizzonti per la terra di Calabria e le sue genti».
Notizia segnalata da UDC Gruppo Consiliare - Regione Calabria
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