L'Assitur batte Palermo in un Palapulerà strapieno: il sogno adesso può continuare
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CATANZARO, 30 MAGGIO 2014 - Un brivido corre lungo la schiena delle centinaia di persone che hanno colorato di giallo e di rosso un palazzetto mai cosi gremito. L'emozione per un successo fortemente voluto dai ragazzi di coach Tunno vibra nei cuori dei giocatori, sospinti dai tamburi e dai cori di una platea da incorniciare. Prima ancora di parlare del match occorre soffermare l'attenzione sul valore che questa partita rivestiva per Cattani e compagni. Dopo 11 anni dall'ultima promozione in serie B il capoluogo calabrese non ha nessuna intenzione di perdere l'occasione per provare di nuovo il grande salto.
Per tale ragione, la società sponsorizzata Assitur, si è prodigata in ogni modo, garantendo l'accesso gratuito per la finale, in modo da far sentire i ragazzi stretti in un abbraccio immaginario da tutta la propria città. La lunga attesa che da domenica ha scandito i giorni fino a gara due, è stata spezzata solamente quando l'arbitro ha alzato la palla a due, in un silenzio catartico. Avversario dei giallorossi il fortissimo Palermo, formazione composta da superstar della categoria, forte della vittoria ottenuta in Sicilia domenica scorsa e pronta a chiudere la serie. Le prime azioni sembrano proseguire sulla falsa riga di gara uno, con gli ospiti subito in vantaggio. I primi tre canestri sono tutti per i biancorossi, con Cozzoli e Gottini che dimostrano quanto sia veritiera la fama che precede i loro nomi.
[MORE]Catanzaro si risveglia con due canestri da sotto della premiata ditta Fall-Sereni. La formazione in trasferta non sembra soffrire la bolgia del Palapulerá e nel primo quarto comanda le danze con l'autorità della capolista. Ed infatti il primo parziale si chiude con il vantaggio per gli uomini di coach Torriero, con il punteggio di 25 a 19. Nel secondo periodo, come successo qualche giorno fa a campi invertiti, una squadra esce dalla partita, realizzando la miseria di cinque punti. Domenica era stata l'Assitur Catanzaro, stavolta tocca alla Nuova Aquila Monreale. Il canestro diventa un miraggio per Gottini e soci che inanellano una serie incredibile di errori e palle perse. Dall'altro lato del campo, c'è un giocatore che domina incontrastato la scena, ed é probabilmente il più atteso. L'uomo simbolo, il capitano, Andrea Cattani, realizza una serie di tre canestri da distanza siderale che fanno infiammare i tifosi e annichiliscono gli avversari.
Tutta la squadra di casa entra in una specie di trance agonistica. I giallorossi sono ovunque, in difesa sembrano in sei, in attacco sono chirurgici. Dieci minuti di pallacanestro per palati fini, nei quali i locali scavano un profondo gap, fino al più quindici dell'intervallo lungo. Al rientro in campo, gli animi si surriscaldano un pochino, e spesso ogni contatto genera polemiche e attriti, ma la posta in palio é troppo alta e giustifica qualche scaramuccia. Per ulteriori sei minuti, gli ospiti non riescono a trovare nemmeno una volta la retina, eppure quando si sbloccano, provano a ricucire lo strappo, di nuovo e sempre con Cozzoli, ben supportato da Dragna e Ranalli.
I calabresi rallentano un po' e complice qualche errore dalla lunetta, si ritrovano a giocare l'ultimo quarto con il fiato sul collo. Ma il fortino calabrese, sicurezza di un anno senza sconfitte, vacilla senza cadere. Carpanzano realizza con continuità, Battaglia si getta su tutti i palloni tramutandoli in azioni pericolose e Sereni, inedito cecchino dalla lunga, contribuiscono a spegnere le ultime velleità di Monreale, ancora sconfitta, per la seconda volta in stagione su un totale di tre sole debacle, contro i giallorossi. Alla sirena un esplosione di gioia sommerge i ragazzi di casa, che non potevano tributare un saluto migliore alla propria tifoseria. La serie terminerà domenica prossima in Sicilia, sancendo, purtroppo, una vincitrice sul campo. Le regine di questo campionato continuano ad andare a braccetto, superandosi, rincorrendosi e battendosi vicendevolmente, dimostrando di essere senza dubbio le compagini migliori del campionato. Catanzaro si é regalata altri quaranta minuti di speranza ed ha detto il più dolce degli arrivederci ad un parquet mai violato in una stagione intera. La finale, quella vera, é appena cominciata!
Ufficio Stampa Assitur Planet Basket Catanzaro