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CATANZARO, 27 MARZO 2012- La bellicosa dichiarazione dell’esponente tassoniano Vito Bordino sulla visita del Presidente della Regione al cantiere della cittadella ci permette, quanto meno, di sottolineare una serie di questioni politiche. La più rilevante è che la posizione dell’UdC di Catanzaro non è più quella della costruzione del Terzo Polo, operazione miseramente fallita dopo la brutta figura della mancata candidatura di Ciconte e l’abbandono di Api e almeno altre tre sigle dell’iniziale accordo, ma solo quella di attaccare Scopelliti e quella parte di partito che ritiene ancora solide le ragioni dell’alleanza con il PdL.
Mi sembra infatti di capire che Bordino, criticando i partecipanti al sopralluogo, non risparmi neppure il presidente del Consiglio regionale Franco Talarico e il capogruppo consiliare dell’UdC Dattolo, entrambi presenti all’iniziativa. Il completamento della cittadella è un obiettivo fondamentale per il Capoluogo e per il buon funzionamento della macchina regionale. Il grande merito di Scopelliti e della sua giunta è stato quello di reperire le risorse necessarie e non era facile visto la situazione disastrosa delle casse regionali ereditata dal centrosinistra insieme ad un iter realizzativo di completo stallo.[MORE]
La disamina attenta del procedimento sotto ogni profilo attuativo, la rivisitazione del progetto esecutivo ed il conseguente reperimento delle risorse economiche aggiuntive stanziate nell’ambito della Legge Finanziaria Regionale 2011, hanno reso possibile, infatti, la sottoscrizione del secondo Atto aggiuntivo al contratto principale con un incremento dell’importo pari a circa 36 milioni di Euro e la garanzia di riavvio dei lavori scanditi da una puntuale calendarizzazione.
Bordino, da catanzarese, avrebbe dovuto gioire per il fatto che l’opera sarà completata nel 2013!!! La seconda considerazione è che quel che resta del Terzo Polo, UdC compreso, è ormai in mano all’ex governatore Loiero che detta l’agenda politica e addirittura riesce ad imporre il suo candidato-costruttore. Ma nel 2010 l’UdC non si era alleata con Scopelliti per superare Loiero e il loierismo? La terza considerazione è che l’asprezza di questi attacchi rivelano la preoccupazione dell’UdC di Catanzaro che non ha alcuna speranza di incidere sul risultato elettorale, stante la gracilità e l’inconsistenza del suo schieramento, ma soprattutto perché Sergio Abramo vincerà largamente al primo turno.
L’assessore regionale
Domenico Tallini