Iraq: nuovo raid Usa. Trump, non vogliamo la guerra ma siamo pronti a rispondere
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WASHINGTON 4 GEN - Un comandante del gruppo paramilitare iracheno filo-iraniano Hashed Al Shaabi è stato ucciso nella notte tra venerdì e sabato in un raid aereo Usa a nord di Bagdhad all'indomani dell'attacco in cui è morto anche il generale iraniano Qassem Soleimani. 'Non abbiamo ucciso Soilemani per un cambio di regime o per iniziare la guerra.
Ma siamo pronti a qualunque risposta sia necessaria', ha detto Trump, sottolineando che il futuro dell'Iran appartiene al popolo che vuole la pace, non ai terroristi'. Intanto, la guida suprema iraniana Khamenei avverte il presidente: 'Prepara le bare'. Gli Usa hanno preallertato le loro truppe di stanza a Vicenza che potrebbero essere dispiegate in Libano a difesa dell'ambasciata Usa a Beirut.
Il raid Usa in cui è rimasto ucciso il generale Qassem Soleimani espone a rischio anche i militari italiani schierati nelle aree in cui l'Iran potrebbe attuare la sua ritorsione e la Difesa innalza ovunque le misure di sicurezza dei contingenti, blindando le basi e limitando al minimo gli spostamenti.
'Non c'è dubbio che l'Iran dovrà reagire ed è chiaro che l'Italia è particolarmente esposta', dice all'ANSA il generale Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore della Difesa. La Farnesina parla di 'sviluppi preoccupanti'. L'Italia ha attualmente mille militari in Libano, 300 in Libia e addestratori in Iraq.