Intervista al senatore Stefano Esposito, minacciato per le sue posizioni a favore della Tav
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TORINO, 07 AGOSTO 2013 - Nelle ultime settimane, il senatore del Pd Stefano Esposito, è stato minacciato tre volte tramite lettere, giunte al quotidiano locale "CronacaQui". Favorevole alla realizzazione della Tav, il politico è oggetto di attacchi da parte delle frange violente che si oppongono agli scavi della Torino-Lione.
Intervista al senatore Stefano Esposito
Senatore Esposito, cosa può dirci riguardo alle lettere di minacce?
«E' evidente che sono il segnale del fatto che do fastidio a qualcuno. Con l'ultima arrivata, abbiamo completato tutto l'arco costituzionale dell'estremismo. Che fossi poco simpatico, per le mie posizioni, agli anarchici e ai gruppi antagonisti che si definiscono di estrema sinistra, era abbastanza noto. Con l'ultima lettera scopro di essere anche antipatico agli estremisti di destra. Il bilancio che traggo è che la mia battaglia sulla Tav è ben fatta. Se l'estrema destra si salda con gli estremisti di sinistra per contestare, significa che stiamo facendo un buon lavoro sulla Torino-Lione».[MORE]
E' possibile che l'estrema destra tenti di "infiltrarsi" tra i No-Tav?
«Lo scorso anno, Forza Nuova e Casa Pound avevano annunciato di voler affiancare la battaglia dei No-Tav. Il leader Perino aveva dichiarato che chiunque è ben accetto nella battaglia contro la Torino-Lione. Questo fa venir meno alla retorica che viene usata dai No-Tav, i quali si definiscono partigiani, mentre noi che sosteniamo l'alta velocità saremmo i nazisti ed i fascisti. Ormai questa non è più una battaglia di popolo, stiamo parlando di alcune centinaia di teppisti che si nascondono sotto la bandiera No-Tav e che hanno provenienza anarchica, da centri sociali ed anche dall' estrema destra. Sta diventando intollerabile il fatto che anche con i blocchi autostradali si danneggi gravemente la stagione turistica. Credo che sia arrivato il momento di dire basta. Le forze dell'ordine stanno operando ormai da anni in quel territorio in maniera professionale, seria e puntuale, ma credo davvero che sia arrivato il momento di dire basta a questi "giochetti", a questo atteggiamento, all'occupazione autostradale. Si intervenga con durezza nei confronti di gente che crea un danno enorme alla viabilità ed al turismo della Valle. Mi auguro anche che i cittadini e gli operatori commerciali della Val di Susa comincino a reagire. Ho perso le speranze che sindaci ed amministratori alzino la voce, alcuni sono spaventati e forse i cittadini, in questo caso, dovrebbero reagire, perché è la loro terra che viene danneggiata e vituperata da questi soggetti, che sono anarchici e fascisti uniti per far danni nella Valle».
Come risponde alle minacce che ha ricevuto?
«Le minacce non avranno alcun effetto su di me, semplicemente perché mi sto muovendo nella legalità e sto facendo una battaglia democratica. Non mi fermo ed anzi, vado avanti, anche perché questa battaglia la sto conducendo in buona compagnia. Intanto, in compagnia delle forze dell'ordine: Carabinieri, Polizia, Forestale, Guardia di Finanza,... Poi, la sto conducendo esattamente sulla stessa linea della legalità che ha intrapreso la Procura di Torino. Quello che ci vorrebbe è che la politica, le istituzioni, il mondo intellettuale e la società civile facessero sentire la propria vicinanza nei confronti di Giancarlo Caselli e del procuratore Rinaudo, che stanno facendo una battaglia di legalità trasparente e seria».
(Foto da lintraprendente.it)
Alessia Malachiti