Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
MILANO – E’ lapidario Roberto Mancini, l’allenatore nerazzurro, atterrato oggi a Milano Malpensa poco dopo l’ora di pranzo. Tornato con i suoi giocatori in terra italiana al termine della tournée americana, l’allenatore ha dichiarato: «Sono state dette tante cose non esatte, meglio stare in silenzio». [MORE]
«Bisogna essere ottimisti» ha poi proseguito il tecnico nerazzurro, che nel corso della conferenza stampa seguita alla sconfitta per 4 a 1 contro il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti ha dichiarato: «Non si dovrebbero fare tre partite in sei giorni con i giocatori in preparazione. Siamo stanchi, perché siamo contati e hanno dovuto giocare sempre gli stessi. Viste le premesse, pensavo che potesse andare anche peggio. Le cose sono andate storte soprattutto nell'impatto. Chiaramente ci mancano troppi giocatori, il lato positivo è che hanno fatto un po' di fondo è che nel secondo tempo non abbiamo preso altri gol. Qui mi mancavano 5-6 titolari. Ora ritroveremo i nazionali, che per fortuna si sono allenati a Riscone, perché lavorare bene con tutti questi trasferimenti è impossibile. Tutti pronti già per il 5 a Oslo contro il Tottenham? Sì, anche chi ha lavorato in Italia, ad eccezione di Eder che è arrivato per ultimo e forse Medel».
Sul suo futuro, durante la conferenza stampa Mancini aveva dichiarato: «Io sono sereno perché mi diverto e amo il mio lavoro, sul campo si dimenticano le altre cose. Abbiamo parlato con la società, ci siamo visti con i dirigenti di Suning e abbiamo parlato. Quando torneremo ad Appiano vedremo se ci sono delle novità. Se mi aspetto delle risposte dai dirigenti? Ogni tanto mi chiama Thohir. Quello che accadrà non lo so. Se mi stimola l'idea di conquistarmi il rinnovo con i risultati? A me stimola allenare e creare una squadra sempre più forte. Poi la società farà i suoi passi e vediamo cosa si può fare».
Appena tornati a Milano, i giocatori e lo staff godranno adesso di tre giorni di riposo, per riprendere poi a lavorare regolarmente a partire da giovedì.
(foto giornalesm.com)
Elisa Lepone