Immigrazione: diritto di rimanere in Italia per chi divorzia dal coniuge dopo almeno tre anni
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GENOVA- La Cassazione ha accolto il ricorso di una donna, di origine ecuadoriana, alla quale era stato negato dal questore di Genova il rinnovo del permesso di soggiorno, per rimanere a vivere in Italia. La donna aveva infatti divorziato da un cittadino italiano, interrompendo la convivenza con lui. La Suprema Corte ha dato ragione alla donna, stabilendo che ella ha il diritto di restare in Italia e di ricevere il rinnovamento del permesso di soggiorno extracomunitario, perché ha divorziato dopo tre anni. [MORE]In pratica ‘il divorzio e l’annullamento del matrimonio con il cittadino dell’Unione non comportano la perdita del diritto di soggiorno dei familiari del cittadini dell'Unione non aventi la cittadinanza di uno Stato membro, a condizione che il matrimonio sia durato almeno 3 anni, di cui almeno un anno nel territorio nazionale, prima dell'inizio del procedimento di divorzio o di annullamento.’