Il Sundance 2013 ai nastri di partenza, grandi film e grandi ospiti
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PARK CITY, UTAH, 17 GENNAIO 2013 - La settimana che vede approdare nelle sale cinematografiche un trittico di film particolarmente attesi – Django Unchained di Quentin Tarantino, Frankenweenie di Tim Burton e Rec 3 – La genesi di Paco Plaza – segna anche l’apertura dell’apprezzata rassegna cinematografica del Sundance Film Festival a Park City nello Utah. Fino al 27 gennaio, dunque, occhi puntati sul meglio del cinema indipendente, anche se non mancherà il glamour del red carpet.[MORE]
La kermesse, fondata da Robert Redford nel 1978, ospiterà infatti Nicole Kidman e Mia Wasikowska, interpreti del nuovo film del coreano Park Chan Wook, Stoker, un dramma familiare venato di sfumature da thriller psicologico: un fuori concorso molto atteso dall’autore della cosiddetta “trilogia della vendetta”. Altro titolo su cui sono puntati i riflettori è Lovelace, diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman, con Amanda Seyfried che vestirà, anzi, svestirà i panni della pornostar Gola profonda, il cult che sconvolse la società benpensante americana nel 1972. Sfileranno inoltre Guy Pearce, James Franco, Naomi Watts, Emile Hirsch, Demi Moore, Ellen Page, Dakota Fanning, Juno Temple e Jennifer Hudson, impegnati in diverse opere accomunate dalla capacità di spaziare su scottanti tematiche esistenziali: dagli amori difficili, alle difficoltà materiali, dai problemi mentali alle inquietudini spirituali.
La cerimonia di premiazione si terrà il 26 gennaio: a condurla ci sarà Joseph Gordon-Levitt, a breve nelle sale italiane con Looper, di cui è protagonista, ma che al Sundance presenterà al pubblico il proprio esordio nell’inedita veste di regista con Don Jon’s Addiction, una versione moderna del Don Giovanni con un cast luccicante (Scarlett Johansson e Julianne Moore). Attesa anche per Ashton Kutcher nei panni di Steve Jobs, co-fondatore della Apple, nel film diretto da Josuha Michael Stern intitolato proprio Jobs. Sul taccuino anche Ain’t Them Bodies Saints, in concorso, storia di un fuorilegge (Casey Affleck) che evade dal carcere per ritrovare la figlia mai incontrata e la moglie (Rooney Mara) che frattanto si è rifatta una vita.
Altre star hollywoodiane compariranno al Sundance. Matthew McConaughey e Reese Witherspoon reciteranno in Mud, storia di due teenagers alle prese con un fuggitivo che cerca di riunirsi con l’amata. In The Necessary Death of Charlie Countryman, invece, Shia LaBeouf s’invaghisce di un’incantevole rumena contesa da un boss della mafia.
Tra gli autori più interessanti del cinema indipendente americano vale la pena segnalare Richard Linklater, che presenterà l’ultimo capitolo della trilogia sinora composta da Before Sunrise - Prima dell'alba e Before Sunset - Prima del tramonto: i percorsi d’amore di Ethan Hawke e Julie Delpy si concludono in Before Midnight. A conferma dell’interessante attuale di Hollywood verso la beat generation, poi, Daniel Radcliffe interpreta un giovane Allen Ginseberg sospettato di omicidio sessuale assieme a Jack Kerouac e Lucien Carr.
Quanto all’Italia, non manca un po’ di tricolore tra tanto stars and stripes. In concorso è programmato infatti Un giorno devi andare di Giorgio Diritti, con Jasmine Trinca che interpreta una donna dal passato doloroso in cerca della propria identità nell’isolamento della foresta amazzonica. Sempre nella sezione World Cinema, vedremo una coproduzione italiana: Il futuro, diretto dalla giovane regista cilena Alicia Scherson e con Nicolas Vaporidis nel cast. Di origini romane è Francesca Gregorini, trasferitasi da piccola negli Stati Uniti, che dirige Emanuel and the Truth About Fishes, film in concorso con Jessica Biel ed Alfred Molina su di una ragazza problematica che rivede la madre morta nell’enigmatica vicina di casa.
Grande qualità e grandi nomi, dunque, per un festival che negli ultimi anni ha sfornato un cult dietro l’altro e dimostrato la buona salute del cinema indipendente americano.
(in foto: Park City ospita il Sundance Film Festival)
Antonio Maiorino