Il presidente dell'UPI Calabria, Wanda Ferro, sul decreto sulla spending review
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CATANZARO, 12 LUGLIO 2012 - Il presidente dell’UPI Calabria, Wanda Ferro, ha scritto al presidente della V Commissione Bilancio di Palazzo Madama, senatore Antonio Azzolini, formulando delle osservazioni in merito al decreto sulla spending review. Il presidente Ferro ha evidenziato la gravità e l’insostenibilità dei tagli previsti per gli Enti Locali, “le cui risorse finanziarie sono già state fortemente provate dalle recentissime disposizioni in materia di contrazione dei trasferimentierariali. In particolare le Amministrazioni provinciali, che non godono di entrate proprie, non potranno fare fronte all’erogazione dei servizi essenziali per le proprie comunità”. Malgrado quanto annunciato all’opinione pubblica, il decreto legge 95 recante “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”, spiega Wanda Ferro, “si rivela una pesante ed ulteriore manovra finanziaria, costituita da tagli lineari che inevitabilmente causeranno l’impossibilità per gli enti locali di erogare i servizi ai cittadinimantenendo, in ogni caso, le responsabilità civili e penali connesse alla interruzione di pubblico servizio. Si tratta ancora una volta di tagli che non tengono in alcun conto le specificità dei singoli enti, e quindi senza una valutazione degli effettivi fabbisogni di gestione e delle obbligazioni giuridiche già perfezionate”. [MORE]
“Pur non intendendo esprimere alcuna valutazione sulle scelte tecniche del governo - prosegue il presidente dell’Upi Calabria - la spending review, o meglio la manovra finanziaria, interviene a luglio, sottraendo alle Province ulteriori 500 milioni di euro, dopo le già gravi decurtazioni stabilite per il 2012, in presenza di bilanci già approvati e in dipendenza dei quali sono stati inevitabilmente già assunti gli indispensabili e necessari impegni finanziari. Tutto senza il dovuto preventivo confronto con le autonomie locali, che sono gli enti che provvedono alla erogazione dei servizi ai cittadini. Per effetto del decreto legge 95, che non tiene conto dei servizi essenziali ed indifferibili attribuiti alle Province, queste si troveranno sicuramente a dovere stralciare dal proprio bilancio ogni intervento di manutenzione delle strade e delle scuole di competenza, di sorveglianza idraulica, di difesa del territorio e così via. Saranno pertanto ancora unavolta i cittadini a pagare lo scotto di una mancata erogazione dei servizi essenziali, e si aggraveranno i problemi relativi alla sicurezza nelle scuole, alla sicurezza sulla viabilità stradale, le problematiche ambientali in genere, con gravi ricadute sul sociale e sulla qualità della vita, a dispetto di quanto vuole fare intendere il titolo del decreto”. Il presidente Ferro ha quindi invitato i presidenti delle Province calabresi a sollecitare personalmente i deputati e i senatori della regione affinché promuovano un emendamento all’articolo 16 del decreto.
“Il Governo – commenta Wanda Ferro – infligge un colpo letale alle Province, che offrono servizi ai cittadini senza richiedere tasse. Solo per la Provincia di Catanzaro, ad esempio, ai 15 milioni già detratti si aggiungerebbe una riduzione di altri 3milioni e 700mila euro, costringendo l’ente a rivedere il bilancio approvato soltanto alla fine di giugno. Inevitabilmente molte Province, che hanno già impegnato somme e stipulato contratti, andranno in dissesto finanziario. Auspichiamo che il commissario per la spending review, Enrico Bondi, possa dialogare con il governo per rivedere le previsioni per l'anno corrente e tagliare ciò è necessario, come ad esempio le oltre cinquemila agenzie, società partecipate, consorzi ed enti strumentali che esistono in tutto il Paese, che servono soltanto a tenere in vita i consigli di amministrazione e che costano 7 miliardi di euro all’anno oltre ad avere accumulato un debito da 34 miliardi di euro”.