Il Presidente della Repubblica contro gli scandali che coinvolgono la politica
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ROMA, 25 SETTEMBRE 2012 - La cronaca recente "ci ha rivelato come nel disprezzo per la legalità si moltiplichino malversazioni e fenomeni di corruzione inimmaginabili, vergognosi". Pur senza citare la vicenda della Regione Lazio, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel suo intervento per l'inaugurazione dell'anno scolastico al Quirinale, è tornato a condannare pesantemente i fenomeni di corruzione che coinvolgono la politica. Una politica, ha aggiunto il Capo dello Stato, che va risanata "in profondità". "Non è questo - ha sottolineato Napolitano - un contesto accettabile per persone sensibili al bene comune, per cittadini onesti, nè per chi voglia avviare una impresa. Chi si preoccupa oggi giustamente per l'antipolitica deve saper risanare in profondità la politica. Chi vuole promuovere nuovi investimenti non può ignorare lo svantaggio della corruzione e del malaffare". [MORE]
Il presidente della Repubblica parla anche di crisi e sottolinea che l'Italia "può farcela, può migliorare, quando si impegna con sforzi collettivi e condivisi". "Tuttavia - ha aggiunto il Capo dello Stato - limiti e problemi persistono, ed è lungo il cammino da compiere per annullare alcune distanze rispetto ad altri Paesi avanzati". "Non ci si può abbandonare alla sfiducia nelle nostre possibilità, sottovalutando i progressi compiuti dall'Italia", ha concluso Napolitano.