Il diavolo nelle torri gemelle? Ecco cosa può fare la mente umana
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Come ogni evento degno di essere ricordato, anche l'11 settembre oltre ad aver dirottato il corso della storia, porta dietro di sé i suoi falsi miti e le sue false credenze. Tra il fumo e le fiamme c'è chi ci ha visto il diavolo e chi ha tirato fuori la vecchia carta della profezia di Nostradamus.[MORE]
False credenze che nascono per dare risposte a eventi difficili da comprendere o solo per aggiungere un po' di mistero in più? Stiamo parlando della famosa fotografia che immortala il volto di un diavolo che emerge dal fumo di una delle due torri gemelle. C'è il Satana dietro l'attentato o c'è il vizio di prendersela sempre con lui?
L'immagine scattata da un fotografo americano, Mark Phillips, ha fatto ormai il giro del mondo suscitando inquietudine e paura.
Eppure la scienza parla chiaro: si tratta di un processo tramite cui la mente umana cerca di dare sembianze a forme indefinite. Tale capacità si chiama «pareidolia» dal greco είδωλον, che significa immagine. L'associazione si manifesta in special modo verso le figure e i volti umani. Classici esempi sono la visione di animali o volti umani nelle nuvole, la visione di un volto umano nella luna oppure l'associazione di immagini alle costellazioni.
La pareidolia consente spesso di dare una spiegazione razionale a fenomeni apparentemente paranormali, quali le apparizioni di immagini su muri o la comparsa di "fantasmi" in fotografie e in questo caso, la forma stilizzata del diavolo fuoriuscita dal fumo quel terribile 11 settembre 2001.
Roberta Lamaddalena