Il boss Bernardo Provenzano è in fin di vita: " Sto per morire, curatemi"
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PALERMO, 08 SETTEMBRE 2011- Bernardo Provenzano, braccio destro di Totò Riina, da quanto dichiarato dal suo legale Rosalba Di Gregorio , sta per morire. ''Voglio essere curato, ho diritto ad essere curato''. Sono queste le parole di "Zù Binu", che sembra aver ormai perso la lucidità.[MORE]
''In questo momento - ha dichiarato l'avvocato - la situazione di Bernardo Provenzano e' pessima. Potrebbe morire da un momento all'altro. Abbiamo un soggetto che in questo momento non e' in condizione di accudire se' stesso, nella maniera piu' categorica. L'ultima volta in cui sono andati i figli a trovarlo, si e' messo a pregare al colloquio''.
L'11 aprile 2006 le forze dell'ordine riuscirano ad arrestare il latitante; Provenzano non oppose la minima resistenza. Il casolare, in cui si nascondeva il mafioso, era arredato in maniera spartana, con il letto, un cucinino, il frigo e un bagno, oltre che una stufa e la macchina da scrivere con cui compilava i "famosi" pizzini. Il boss corloenese era ricercato dal 9 maggio 1963, con una latitanza record di quarantatré anni ed è stato condannato a tre ergastoli.
Venne condotto al supercarcere di Terni, sottoposto al regime carcerario del 41bis. Dopo un anno di carcere nella città umbra, è stato trasferito al carcere di Novara. Il ministero della Giustizia ha deciso di aggravare il carcere duro per il boss, applicandogli il regime di 14 bis in aggiunta al 41 bis dell'ordinamento penitenziario, che prevede l'isolamento in una cella in cui è vietata la televisione e la radio portatile. Il 19 marzo 2011 vennero confermate le voci riguardanti un suo tumore alla vescica, attualmente è detenuto nel carcere di Parma da circa quattro mesi.
Davide Scaglione