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Novità delle novità in tema di make up, il baking (per alcuni cooking) è una tecnica di cui sempre di più si sente parlare sui vari social. Amata quasi come il contouring, consiste in un procedimento di stratificazione di vari prodotti, dal fondotinta al correttore e, soprattutto, alla cipria, che prevede l’alternanza e il fissaggio di ognuno di volta in volta.
La sua nascita si deve alle drag queen, che nei loro trucchi molto elaborati, che richiedono molto lavoro per coprire imperfezioni e ottenere un effetto molto drammatico, utilizzano molti strati di prodotto che, necessariamente, devono essere ben fissati.
Il termine baking, rubato all’ambiente culinario, deriva dal fatto che la tecnica richiede l’utilizzo di cipria in maniera più abbondante in alcune zone del viso, cipria che viene lasciata in posa a lungo per fissare meglio correttore o illuminante, come se stesse appunto ‘cuocendo’ la zona.
Le zone interessate dalla tecnica sono quelle in cui sono stati realizzati dei chiaroscuri, come gli zigomi o il contorno occhi, fino a mento e naso.
La cipria, preferibilmente traslucida, è applicata in grandi quantità e non con il pennello, ma con una spugnetta umida (anche con la beauty blender) in modo da ottenere un effetto più coprente. In maniera grossolana si cospargono le zone interessate fino a coprirle tutte. Tra queste ci sono le occhiaie, su cui spesso vengono applicati correttori illuminanti di due o tre toni più chiari rispetto alla pelle, per un effetto luminoso, oppure il naso, per accentuare la luce sulla punta, e, infine, sotto gli zigomi, fronte e mento, per creare maggiore contrasto rispetto alle zone scurite dalla terra (contouring).
La cipria viene quindi lasciata in posa da 3 fino anche a 10 minuti, affinché fissi alla perfezione ed enfatizzi ancora di più le zone illuminate. Questo è il baking o cooking vero e proprio, come accennavamo prima. Trascorso questo tempo l’eccesso di cipria viene rimosso con un pennello morbido, con movimenti molto delicati, lasciandone solo lo strato necessario che avrà nel frattempo fissato i prodotti sottostanti, evitando soprattutto che i prodotti in crema vadano nelle pieghe della pelle.
La tecnica in questione, però, non è adatta a tutte perché il suo effetto è comunque poco naturale. È, quindi, consigliata a chi vuole un trucco intenso, adatto più per dei servizi fotografici o una foto su Instagram che per la vita di tutti i giorni, dove è preferibile optare per un look fresco e per una pelle il più naturale possibile.
Infine, la tecnica appare più adatta alle giovani rispetto alle pelli più mature e, quindi, più segnate dal tempo. Per le meno giovani che si vogliono cimentare nel ‘baking’ potrebbe essere utile stendere una maggiore quantità di prodotto in crema su cui lasciare agire la cipria, per evitare così che il prodotto si secchi troppo, provocando una spiacevole sensazione sulla pelle.[MORE]
Emanuela Salerno
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