I Partigiani della Scuola Pubblica sulle assemblee sindacali
Politica Calabria

I Partigiani della Scuola Pubblica sulle assemblee sindacali

giovedì 10 marzo, 2016

10 MARZO 2016 - I Partigiani della Scuola Pubblica annunciano la loro partecipazione a tutte le assemblee sindacali pertinenti alle loro sedi scolastiche intervenendo qualora le informazioni non dovessero essere complete, corrette o imparziali al fine di tutelare gli interessi degli operatori e degli utenti della scuola. Le Organizzazioni sindacali ( OO.SS.) confederali Flc, Cgil, Cisl, Uil. Snals Confsal in questi giorni stanno organizzando delle assemblee di consultazione e consulenza sul tema dell’accordo sulla mobilità da loro firmato e attualmente al vaglio del Def. I Partigiani della Scuola Pubblica mettono in guardia i partecipanti sull’intento dei sindacati che è quello di « attrarre nuovi iscritti offrendo indicazioni operative su come barcamenarsi fra le nuove regole di mobilità alle quali hanno contribuito accettando il diktat del Miur, invece di lottare per ottenere quanto ci avevano promesso all’indomani dell’approvazione della legge 107».  [MORE]

Le assemblee, finora indette, evidenziano aspetti inquietanti in quanto si prefiggono di condurre i docenti sulla «via senza ritorno della chiamata diretta e, soprattutto al Sud, della corruzione e dell’abuso legalizzato». Il copione di tutte le assemblee si ripete puntualmente per il fatto che «tutte le Organizzazioni sindacali confederali negano di aver accettato la chiamata diretta, fanno credere che il problema stia soltanto nella complessità dell’organizzazione degli ambiti ma che, alla resa dei conti, tutto sia rimasto quasi come prima». Inoltre lasciano intendere di aver tentato di tutto per contrastare sia la legge 107, sia questione degli ambiti con affermazioni rassicuranti come quella illusoria che avrebbero firmato l’accordo sulla mobilità nella prospettiva che si possa evitare la chiamata diretta per gli assunti in fase b e c, attraverso improbabili successive trattative. La tiepidezza con cui le Organizzazioni sindacali affrontano la questione dei docenti denota una trasformazione genetica subita negli anni e la mancanza dell’affermazione di libertà, democrazia e rispetto della dignità dei lavoratori nelle sedi assembleari. Tutto ciò forse è dovuto ad una politica sindacale timorosa di perdere tutto il potere contrattuale domani e quindi destinata a scomparire subito dopo.

« Non ci stupirebbe scoprire – affermano i Partigiani della Scuola Pubblica - che molti dei vertici hanno già una brillante carriera promessa nel Pd di Renzi, ma tante e tante Rsu, che hanno svolto onestamente il loro compito, perderanno le tutele e rischieranno di finire in ambito, tanti responsabili sindacali, che hanno fatto diffide a Dirigenti scolastici per condotta anti-sindacale, finiranno in ambito e su chiamata diretta, ma chi li chiamerà?».
Foto: Partigiani della Scuola Pubblica
Lina Latelli Nucifero


Autore
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