I fondi per la cultura non devono essere inseriti nel Patto di Stabilità
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VOLTERRA (PISA), 07 MARZO 2014 - I sindaci di ottanta Comuni della zona hanno chiesto al neo-premier Matteo Renzi che i fondi destinati alla cultura non siano inseriti nel Patto di Stabilità. La richiesta arriva dopo l'ennesimo crollo che ha colpito i monumenti storici di Volterra e di S. Gimignano.
I due Comuni hanno un patrimonio immenso e sono meta ogni anno di milioni di turisti. Il problema è che, con il taglio imposto agli enti locali anche nel settore della valorizzazione del patrimonio artistico del territorio, i Comuni si trovano impossibilitati a commissionare i lavori di ordinaria manutenzione di questi edifici secolari.[MORE]
Il risultato sono i crolli che avvengono non soltanto in questi due Comuni, ma in tutta Italia (basti pensare ai crolli di Pompei, per i quali è intervenuto il ministro della Cultura Franceschini). I Comuni chiedono, quindi, che il Patto di Stabilità allenti la sua morsa solo per quanto necessario per la restaurazione e la conservazione dei beni archeologici.
La lettera da consegnare a Renzi è stata firmata per chiedere anche un fondo straordinario per i beni culturali: il "Fondo di patto" (ANSA) garantirebbe così sia i Comuni che hanno necessità di preservare gli ediici storici, sia lo Stato che ha la necessità di fare cassa.
Si spiega nella nota: "Il crollo delle mura di Volterra, ma anche quelli avvenuti in altre realtà, impongono di non rassegnarsi e di volersi impegnare per la tutela del nostro patrimonio storico architettonico unico al mondo". L'Italia, infatti, è uno dei pochi Paesi al mondo con il maggior numero di reperti storici sul territorio nazionale.
Fonte: Ansa.it
Fonte immagini: Repubblica.it
Annarita Faggioni