I 10 anni di Fratelli d’Italia fanno bene alla Nostra Repubblica, alle istituzioni e alla democrazia
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I 10 anni di Fratelli d’Italia fanno bene alla Nostra Repubblica, alle istituzioni e alla democrazia.
La tre giorni romana di dibattiti e confronto sui temi di interesse rilevante per la nostra Nazione rappresentano, prima che la celebrazione di un decennale di grande impegno politico per tutti noi dirigenti e militanti della destra italiana, anche una ricchezza e un’opportunità per tutti gli italiani: anche per quelli che non hanno la nostra weltanschauung.
L’intuizione di Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio Larussa che insieme ai nostri dirigenti storici della prima ora di Fratelli D’Italia come Donzelli, Lollobrigida, Cirielli, Rampelli e Delmastro giusto per citarne alcuni, è partita dall’esigenza di dare una casa indipendente per l’espressione della destra italiana secolarizzata nella storia della nostra Repubblica, moderna e attuale e soprattutto organizzata sul piano politico per salvaguardare i valori e gli ideali fondanti per tante generazioni di Italiani: l’identità, gli interessi e l’unitarietà dell’Italia.
Un conservatorismo antico per quanto riguarda il solco dei valori della nostra convivenza sociale, civile ed economica e al tempo stesso unico perché italiano, che risponde alle istanze di futuro della società più europeista per cultura come quella italiana.
Una ricchezza e un valore per i pensatori delle destre europee e internazionali perché attenti e mai chiusi nel poter coniugare la sostenibilità del consenso che permette di far diventare il nostro pensiero azione politica e di governo, non ostile nei diversi campi economico, sociale, culturale e di costume anche ai nuovi elementi.
Una ricchezza e un valore anche per la sinistra progressista, o socialdemocratica che dir si voglia, italiana ed europea che nell’esercizio di negare o non riconoscere il nostro partito e il nostro leader Giorgia Meloni come contraltare democratico del confronto politico nega principalmente se stessa, riaffermando e non colmando le proprie difficoltà di posizionamento con la Storia, con i propri valori di riferimento che non saranno mai compiuti nello sbandare tra il dover accontentare la cultura antagonista o come accaduto negli ultimi anni quella governista a tutti i costi e con chiunque.
Un ringraziamento sento di fare a tutti i nostri dirigenti e militanti delle migliaia dei comuni italiani che alle diverse latitudini hanno contribuito a consolidare un partito organizzato che è l’opposto dei partiti o dei movimenti “liquidi” che sono stati le necessitate risposte temporanee alla crisi politica e partitica italiana del post tangentopoli e delle diverse Repubbliche che abbiamo visto elencare e raccontare nella cronaca degli ultimi anni.
Un ringraziamento corale di tutti noi a Giorgia Meloni, una leader europea ed internazionale che ha saputo, non con pochi sacrifici e impegno, essere la miglior interprete del nostro tempo nel rappresentare anche nel racconto e nel confronto dialettico la nostra visione di mondo patriottica nel tempo del superamento delle ideologie.
Avendo maturato la mia personale esperienza politica partendo dalla militanza giovanile, un ringraziamento a tutti i giovani che sono e saranno sempre per il ruolo storico e organizzativo del nostro movimento oggi guidato dal giovane deputato Fabio Roscani, la prima e vera base politica di un’idea e di valori a cui servono gambe di uomini e donne forti che amano e rispettano la propria Patria.
Dai licei, passando per le università trovare miglia di giovani che sono “innamorati della politica” al tempo in cui ancora resiste l’antipolitica credo sia la soddisfazione più grande da celebrare in questo decennale di storia politica di Fratelli d’Italia, del nuovo e unico partito dei Conservatori Italiani.
Tutto questo portiamo oggi in dote non solo a noi stessi ma a tutti gli italiani, alla nostra democrazia, alla nostra Repubblica e al nostro futuro.
Fausto Orsomarso
Senatore Fratelli d’Italia