Grillo in Toscana per il Firma Day: «Io sono iperdemocratico. Senza il M5S tornano i nazisti»
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FIRENZE, 15 DICEMBRE 2012 - Non si sono ancora placate le polemiche in seno del Movimento 5 Stelle tra i fedelissimi del leader Beppe Grillo ed i dissidenti interni, i quali accusano il politico genovese, e con lui Gianroberto Casaleggio, di aver reso il M5S un partito non democratico.
Grillo, però, si vede come un vero difensore della democrazia, se non addirittura della libertà italiana, e rievoca gli spettri dei nazionalismi passati e presenti: «Sta tornando la destra che non discute. Se arriva Hitler vai, a parlargli del comma 5... Stiamo tenendo in piedi la democrazia. Noi siamo il cuscinetto. Siamo necessari alla democrazia». Ipotizza un fosco destino nel caso il suo Movimento non abbia successo, sia come risultato delle prossime elezioni politiche, sia come conseguenza delle tecniche di ostracismo operate dal sistema: «Se noi non entriamo a quel punto arrivano le Albe Dorate (Alba Dorata è il partito greco di estrema destra, che nella crisi ellenica ha visto moltiplicarsi i consensi del popolo ndr) gente che emula Hitler. Entrano i nazisti in Parlamento con il passo dell'oca». Questo è il messaggio del comico, riportato da Ansa, e la sorte di un’Italia senza M5S.[MORE]
L’invettiva di Grillo e il suo Firma Day, che oggi ha avuto luogo nei capoluoghi toscani, nascono proprio dalla convinzione del comico-politico genovese a proposito delle manovre difensive della partitocrazia, volte a proteggere lo status quo e ad impedire l’ingresso del M5S in Parlamento. Grillo ha letto in questo modo la decisione di attuare le elezioni nazionali a febbraio: «Non ho mai visto una cosa così, siamo oltre i Politburi, si fanno le regole giorno per giorno. Possiamo aspettarci di tutto. Nella storia della repubblica non si è mai votato a febbraio, e allora perché non andiamo a votare a capodanno? Noi dobbiamo fare la campagna elettorale per le strade, loro tanto la fanno in televisione e sui giornali. Ci devono dare un po’ di tempo» sono le parole di Grillo, riportate dal Fatto Quotidiano, mentre si trovava a Firenze a presenziare la raccolta firme.
Sempre sul Fatto, Grillo ritorna sull’espulsione di Giovanni Favia e Federica Salsi. Anche in questo caso il comico parla di democrazia, rifiutando qualsisasi riferimento ad una tirannica leadership: «È normale che in democrazia ci siano dei dissidenti, ci sarà gente che fa politica per il proprio tornaconto e sarà mandato. Io non sono antidemocratico, la nostra è una iperdemocrazia, ho votato on line. Nel Movimento ci sono quattro regole, se non le rispetti sei fuori».
Foto: investireoggi.it
Giovanni Gaeta