Gezi Park salvo, la corte cancella il progetto di pedonalizzazione di piazza Taksim
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Gezi Park salvo, la corte cancella il progetto di pedonalizzazione di piazza Taksim

mercoledì 7 maggio, 2014

 ISTANBUL, 7 MAGGIO 2014 – La sesta camera del consiglio di stato turco ha stabilito la cancellazione del progetto di pedonalizzazione di piazza Taksim, per il quale si erano presentati al processo 255 manifestanti, nella giornata di ieri, martedì 6 maggio. Il progetto di cementificazione dell'area centrale di Istanbul è stato portato in gran parte a termine, ma l'ultimo spiazzo di verde è stato salvato: Gezi Park non si tocca, resterà lì dov'è, così com'è, ed è forse in gran parte grazie alle proteste stesse, anche se i funzionari della città non hanno pienamente ammesso che sia così.

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Taksim ha già subito una evidente trasformazione, con la costruzione di un sottopasso per il deflusso dell'infernale traffico che attanaglia quotidianamente la città. L'area sovrastante, che fiancheggia Gezi Park, è ora un'ampia zona pedonale, ma che si presenta come un'immensa distesa di cemento pianeggiante.

Tra i manifestanti portati in tribunale figurano 7 cittadini stranieri, accusati di reati vari, tra cui la partecipazione a una manifestazione non autorizzata e il danneggiamento di un luogo di culto, quest'ultima in riferimento agli eventi del primo giugno 2013, una delle notti più calde dell'estate turca, quando in molti, per scampare alle cariche della polizia, si rifugiarono in una moschea nei pressi di Dolmabahce, trasformando la moschea in un centro medico improvvisato per dare primo soccorso ai feriti. Le accuse si riferirebbero anche al fatto che molti manifestanti si fossero introdotti nella moschea senza prima togliersi le scarpe, o di aver portato con sé bottiglie di birra, voci messe in giro dai funzionari del governo e prontamente smentite anche dal muezzin della moschea, ma che hanno attirato critiche da diversi ambienti. Il pubblico ministero chiede da 1 a 11 anni per gli imputati.

Sono previste diverse sessioni del processo, fino a domani, quando il verdetto finale sarà consegnato. Il tribunale penale sta ancora ascoltando molti dei manifestanti, in gran parte studenti universitari.

Foto: aljazeera.com

Dino Buonaiuto (corrispondente dalla Turchia)


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