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ANSBACH - Ancora una notte di sangue in Germania, dopo i recenti fatti di sangue avvenuti negli ultimi giorni. Stavolta a farne le spese è stata la città di Ansbach, nella quale durante un concerto un attentatore siriano si è lasciato esplodere, provocando 12 feriti di cui 3 gravi. [MORE]
AGGIORNAMENTO, 11.00: Secondo la polizia locale parrebbe sempre più probabile la matrice islamica dell'esplosione provocata dal 27enne siriano.
L’attentatore, un siriano cui era stato negato il diritto d’asilo, è morto nell’esplosione. Aveva richiesto asilo nel 2014, prima che la domanda venisse appunto rigettata. A renderlo noto è stata la polizia locale. Secondo il ministro dell’Interno, Joachim Hermann, non è certo se le cause dell’attentato siano riconducibili al desiderio di uccidere o di suicidarsi, ipotesi altamente probabile alla luce dei tentativi precedenti. Il ministro non ha tuttavia ancora escluso un possibile gesto di matrice islamica.
Ricoverato in un ospedale psichiatrico, l’attentatore era già noto alle Forze dell’ordine a causa di altri due tentati suicidi e reati legati alla droga. Era attualmente in Germania, nonostante la mancata concessione del diritto d’asilo, a causa della guerra civile in Siria e aveva tentato invano di entrare in un concerto serale con 2500 persone presenti.
Dinamica. L’attentatore, cercando di entrare invano al concerto poiché senza biglietto, aveva così deciso di farsi esplodere vicino ad un ristorante. Il gesto ha naturalmente portato all’evacuazione dei 2500 presenti al concerto, possibili obiettivi del siriano. Attualmente l’indagine è affidata ad una commissione speciale, con un pool di 30 investigatori.
E’ lunedì 25 luglio e la paura in Germania non accenna ad arrestarsi. Dalle notti folli di Colonia all’attentato nel centro commerciale di Monaco, una serie di eventi sta destando non poca preoccupazione ai cittadini tedeschi. Non sono inoltre mancate le polemiche soprattutto ad opera dei partiti d’opposizione rispetto alle politiche di accoglienza del governo tedesco.
foto da: roma.zon.it
Cosimo Cataleta
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