Fulmine sulla Cappella degli Scrovegni. Nessun danno agli affreschi di Giotto
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PADOVA, 28 AGOSTO 2014 - Emerge oggi la notizia di un fulmine caduto, circa quindici giorni fa, sulla Cappella degli Scrovegni di Padova, sede del celebre ciclo di affreschi di Giotto e candidata a diventare patrimonio Unesco. Non è bastato l'impianto parafulmini di cui la chiesa è dotata: la facciata esterna ha riportato danni visibili e la croce è già stata rimossa per essere sottoposta a un intervento di ripristino. Il ciclo pittorico sembra fortunatamente essere uscito illeso dall'accaduto.
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La notizia è stata comunicata da un'associazione culturale di Padova, gli Amissi del Piovego. L'ex assessore comunale alla Cultura - ed esperto di Giotto - Giuliano Pisani parla di "fatto gravissimo" che riguarda "la Cappella di Giotto, patrimonio dell'umanità". Ma ancora più grave, per Pisani, è il silenzio dell'amministrazione comunale, che per due settimane non ha reso noto il preoccupante avvenimento. Con l'aggravante che, qualche anno fa, un'altra chiesa padovana era stata colpita da un fulmine: la chiesa di San Francesco, crollata in seguito ai danni subiti.
La Cappella degli Scrovegni, affrescata tra il 1303 e il 1305, dopo il restauro integrale terminato nel 2002 sembrava aver trovato il giusto equilibrio, grazie al costante monitoramento volto a creare le condizioni ideali per la migliore conservazione possibile dell'edificio e dell'opera di Giotto. Ma, con la caduta del fulmine, vengono a galla problemi strutturali che già da un po' di tempo tormentavano la nota Cappella: Pisani ci parla di un continuo allagamento della cripta, dovuto forse a interventi inadeguati, realizzati negli anni Sessanta, che hanno "irrigidito la flessibilità della struttura".
Urgono, quindi, nuove operazioni di consolidamento. Pisani ricorda di aver chiesto la convocazione di alcuni dei massimi esperti di Beni Culturali, per la risoluzione dei problemi e la messa in sicurezza della Cappella. Ma c'è anche chi dice che va tutto bene, come Fabrizio Boron, assessore all'Edilizia monumentale del Comune di Padova: l'uomo dichiara che "il fulmine non ha fatto nessun danno al monumento" ma, anzi, ha solo messo in luce "cose che magari avevano già bisogno di una manutenzione ed erano già deteriorate" e "di certo non si tratta di danni di cui preoccuparsi". Boron parla anche di un fondo di 500 mila euro, destinato dalla Soprintendenza alla manutenzione degli affreschi giotteschi. "Questi soldi", dichiara, "sono una buona occasione per poter studiare una volta per tutte se è possibile trovare una soluzione all'allagamento della cripta".
Fonte immagine: wikipedia.it
Elisa David