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MILANO, 13 NOVEMBRE 2013 – Nel centenario della nascita dell’artista “alchimista” Piero Fornasetti prosegue il ciclo di eventi che ne celebra lo spirito creativo, avviato lo scorso novembre 2012 dalla mostra “Autoritratto di un centenario”. È la volta della retrospettiva “Piero Fornasetti, 100 anni di follia pratica”, alla Triennale di Milano (v.le Alemagna, 6) fino al 9 febbraio 2014, vernissage questa sera alle ore 19.
Il figlio Barnaba, che continua la tradizione dello storico marchio di famiglia, ha ideato e curato il progetto espositivo in cui sono presenti oltre 700 pezzi provenienti per la maggior parte dalla sua collezione personale. In 75 anni di vita, Piero Fornasetti (Milano, 1913-1988), figura eccezionale ed eclettica di artista e designer, anticipando la moda del riciclaggio, ha ridefinito i confini della quotidianità con oltre 13mila creazioni, un universo parallelo di immagini e forme, prese in prestito dalle discipline più diverse, dall’astrologia alla zoologia, che fa da sfondo a storie popolate da macchine volanti, arlecchini, scimmie, civette, strumenti musicali, dettagli architettonici, carte da gioco e altro ancora, su cui si posa lo sguardo sognante di un numero infinito di occhi ispirati alla musa Lina Cavalieri.
Dall’Archivio fornasettiano spunta una gamma surreale di disegni e oggetti dall’inconfondibile personalità, a metà strada tra il gusto per il bizzarro e per il magico: capolavori in miniatura, porcellane, libri, tessuti, carte da parati, ma anche mobili icona, come il Trumeau-bar “Architettura”, originariamente progettato da Gio Ponti e successivamente modificato.
Ogni sezione della mostra è testimonianza di una lunga carriera incentrata sulla vocazione per il decorativismo , di cui Fornasetti è stato un illustre teorico.
«Ho così vestito di vestigia ceramiche,
mobili e cose e ho così riposto in ogni opera
un messaggio, un piccolo racconto certe
volte ironico, senza parole evidentemente,
ma udibile da chi crede nella poesia».
(Cit. Piero Fornasetti)
(Immagini: Courtesy Fornasetti, in evidenza particolare di un piatto in porcellana dalla serie “Tema e Variazioni”; seguito da Trumeau-bar “Architettura” in legno e ottone stampato e laccato a mano; paravento “Duomo sommerso”, cm 200x200, legno, stampato, laccato e dipinto a mano)[MORE]
Domenico Carelli