Formazione, Rossetti: Serve un sistema duale di alternanza scuola-lavoro come in altri Paesi
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GENOVA, 5 NOVEMBRE 2013 - Quest'oggi, sul sito web della Regione Liguria, è stato divulgato il seguente comunicato: "I giovani liguri non sono choosy, cioè schizzinosi, ma ben piantati per terra.
I ragazzi sono interessati a fare impresa, sono preoccupati, ma non terrorizzati del lavoro sanno che è molto complicato trovarne uno e cercano la solidità e non il grande guadagno. Quindi uno spaccato di una realtà molto consapevole delle difficoltà in cui ci si trova".
È quanto ha detto lunedì 4 novembre mattina l'assessore al bilancio e alla formazione della Regione Liguria, Pippo Rossetti nel corso della presentazione al liceo Gobetti della ricerca della società SWG sull'occupazione giovanile e la percezione nei confronti del mondo del lavoro, commissionata dalla Regione Liguria nell'ambito dei servizi del fondo sociale europeo.
"Di certo l'indagine rivela – spiega Rossetti - che alcuni pregiudizi o idee degli adulti come l'essere choosy, come era stato detto in passato dall'ex ministra Fornero, non trovano riscontro. I giovani sono consapevoli e per questo appaiono modesti per quanto riguarda le esigenze in termini di retribuzione, anche se confermano un brutto dato: l'idea che se conosci qualcuno di influente troverai lavoro più facilmente. E comunque sono i canali informali, le relazioni familiari, quelli ritenute più efficaci, accanto al rapporto diretto con l'impresa su cui la scuola deve puntare, già dal periodo della formazione".
Secondo Rossetti deve passare maggiormente il concetto di "formazione continua che dura per tutta la vita della persona e quello dell'alternanza scuola-lavoro, in modo che tutti possano frequentare un ambiente di lavoro fin dalla giovane età per conoscere le regole e l'approccio, come in altri paesi europei".
"Dall'indagine – continua Rossetti - emerge purtroppo la mancanza di fiducia nei confronti degli uffici dedicati all'orientamento e al mercato del lavoro e vi è un dato preoccupante che lega la possibilità di trovare occupazione con le relazioni familiari. In pratica i servizi dell'orientamento e dell'impiego non sono vissuti in maniera positiva e la rete informale domina la possibilità di poter entrare sul mercato del lavoro". [MORE]
Fonte Regione Liguria