Forconi: il fallimento di una rivoluzione

Fabrizio Vinci
Condividi:
Forconi: il fallimento di una rivoluzione
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

MESSINA 24 DICEMBRE 2013 - Nessuna rivoluzione, almeno per il momento. I tanto temuti Forconi si sono dissolti come neve al sole. Quel sentimento di protesta collettiva ha dovuto fare i conti con capi-popolo improvvisati, subito sottoposti alla gogna mediatica, e con un Movimento spaccatosi proprio nel momento decisivo in cui la protesta stava per giungere alla capitale. La Casta invece, sentendosi minacciata, si è compattata: politici, sindacati, giornalisti e media in generale hanno fatto fronte comune. Sono stati sufficienti alcuni editoriali con richiami spropositati alla deriva fascista e una legge che forse in futuro ridurrà i finanziamenti pubblici ai partiti, posta come specchietto per le allodole, a cura dei nostri politici.[MORE]

Gli Italiani, intesi come popolo, denotano evidenti difficoltà di coesione. Essi si limitano a contestazioni di settore isolate: ognuno per sé e Dio per tutti insomma. Tuttavia, mentre stava prendendo corpo una protesta di massa, ecco i soliti facinorosi infiltrati che riescono a trasformare un'iniziativa pacifica e legittima in pericolosa guerriglia urbana. Un vero autogol insomma: abbiamo dato ragione a coloro che avvertivano sui rischi di un’escalation violenta.

Forse ancora non siamo giunti al punto di non ritorno, oppure il popolo si è lasciato ingannare per l'ennesima volta dalle promesse di ripresa per il 2014; devolute gratuitamente dal nostro premier, Enrico Letta. Il simpatico Renzi ha fatto la sua parte con i suoi proclami populisti alla "rottamazione". Il gioco è fatto: un'altra tenue flebo di fiducia, sufficiente affinché la Casta superi indenne almeno le festività natalizie. Eppure basterebbe poco per mettere alla porta l'intero "sistema": non serve una rivoluzione francese, non c'è una Bastiglia da liberare, c'è solo una Nazione che vuole riappropriarsi di sogni e speranze per il futuro. Basterebbe che qualche milione d'italiani si riunisse davanti a Montecitorio, pacificamente ma in maniera costante (modello Gandhi), fin quando la Casta non prenderebbe atto di essere stata ufficialmente licenziata per ordine del popolo sovrano.

Fabrizio Vinci

https://twitter.com/FabrizioVinci

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Fabrizio Vinci

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Esplora la categoria
Cronaca.