Fiumicino, nuova protesta del personale di terra: si teme un nuovo "caos bagagli"
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ROMA, 2 NOVEMBRE 2014 – È scattata questa mattina una nuova protesta all'aeroporto di Fiumicino, da parte dei lavoratori di terra Alitalia contro i licenziamenti, facendo tornare l'incubo del “caos bagagli”: la decisione è stata presa a seguito degli accordi tra Alitalia e Etihad, che prevedrebbero la messa in mobilità di circa 300 persone. Si legge in un comunicato Alitalia, “a causa di un disguido interno, sono state disattivate le postazioni di 25 lavoratori dello scalo di Fiumicino che, soltanto domani, sarebbero dovute essere disattivate in coincidenza con la consegna a questi lavoratori delle lettere di messa in mobilità”.
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“Tale disguido – continua la nota – ha creato un po' di agitazione tra i lavoratori, provocando qualche ritardo nella consegna o nel riavvio di alcune centinaia di bagagli in transito, che saranno prontamente riconsegnati nel minor tempo possibile”. Spiega poi all'agenzia AdnKronos il direttore Enac dell'aeroporto Leonardo Da Vinci, Vitaliano Turrà, “stiamo lavorando per cercare di ridurre i disagi; riattiveremo le procedure già messe in atto durante la protesta della scorsa estate: si tratta di trasferire i bagagli in transito in un hangar, lavorarli lì e vedere, a seconda di quanti sono, se possono essere riavviati in aereo, altrimenti, se sono troppi, li riavvieremo via terra”.
Foto: ilfattoquotidiano.it
Dino Buoaniuto