Fitch Ratings declassa l'Italia da BBB+ a BBB

Claudia Cavaliere
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ROMA, 22 APRILE - L'agenzia internazionale Fitch ha abbassato il rating dell'Italia da 'BBB+' a 'BBB', solo due gradini sopra il grado speculativo o junk. L'outlook e' 'stabile'. [MORE]

L'agenzia internazionale sostiene che i rischi di un «governo debole o instabile sono aumentati» e prevede una crescita per il Belpaese dello 0,9% nel 2017 e dell'1,0% nel 2018; inoltre, punta il dito sulla debole crescita dell'economia italiana e sul ritardo nel consolidamento dei conti, sottolineando il "fallimento" sul fronte della riduzione dell'elevatissimo livello del debito pubblico. "Questo espone maggiormente il Paese a potenziali shock sfavorevoli".

"Le debolezze delle banche" italiane aumentano i rischi al ribasso per l'economia e le finanze pubbliche. Lo afferma Fitch in una nota, nella quale spiega che l'outlook per il settore bancario è "negativo" e questo è legato soprattutto alle sfide per ridurre i crediti deteriorati e la debole redditività.

Nei precedenti giorni, dal Fondo monetario internazionale era giunto all’Italia un nuovo sollecito a «risolvere presto» il problema dei non performing loans o Npl. Il più recente declassamento dell’Italia risale allo scorso gennaio quando l’agenzia canadese Dbrs aveva tolto l’ultima A alla penisola, passato da “A-low” a “BBB high”, con prospettive stabili.

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in un’intervista alla Cnn ha affermato: «Stiamo crescendo, ma non abbastanza e non siamo soddisfatti. Cresceremo di più». Per il ministro «la durata della crisi finanziaria ha lasciato profonde ferite nell’economia» e quindi la ripresa italiana è più lenta rispetto al ciclo europeo e mondiale. Padoan sostiene anche che le «banche italiane si stanno lentamente ma sicuramente riprendendo».

Anche Mario Draghi è intervenuto sull'argomento: «Il rischio di deflazione nell’area euro è per lo più sparito, ma la Bce si attende che i tassi di interesse restino ai livelli attuali per un periodo prolungato di tempo, ben al di là dell’orizzonte degli acquisti di asset». Il presidente della Bce prosegue: «La crescita dell’economia dell’area euro, sostenuta dalle misure di politica monetaria della Bce, si sta rafforzando e ampliando, ma se la situazione dovesse peggiorare, la Banca centrale è pronta a intervenire».

Fonte immagine orafunds

Claudia Cavaliere

 

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Scritto da Claudia Cavaliere

Giornalista di InfoOggi

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