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MILANO 18 APRILE 2012- Presentato, stamani a Roma dal presidente Giulio Anselmi, il Rapporto Fieg su 'La stampa in Italia', nel triennio 2009-2011. Il dato più significativo è quello inerente il web. Si legge nel Rapporto, "Internet si è rivelato una risorsa che ha contribuito ad allargare il pubblico dei lettori. Tra il 2009 e il 2011, il numero complessivo di utenti attivi sul web in un giorno medio è passato da 10,4 a 13,1 milioni, con un incremento del 26%: In parallelo, il numero degli utenti di siti web di quotidiani in un giorno medio è passato da 4 a 6 milioni, con un incremento del 50%. La percentuale di utenti di siti web di quotidiani sul totale dell'utenza nel giorno medio era del 38,3% nel 2009; nel 2011 è salita al 46,8% e, verosimilmente, quest'anno supererà la soglia del 50%".
I suddetti dati sono supportati dal Report su ‘Cittadini e nuove tecnologie’ dello scorso dicembre dell'Istat, secondo cui, "le persone di 6 anni e più che hanno utilizzato internet nel 2011, il 51% lo ha fatto per leggere o scaricare giornali e riviste. Nel 2010 erano il 44%. La lettura di giornali online è un’applicazione superata soltanto dalle comunicazioni di posta elettronica (80,7%) e dall’e-commerce (68,2%).
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Inoltre,le due ultime rilevazioni Audipress per il 2011, "indicano un incremento dei lettori dei quotidiani dell'1,8%. Si tratta di 24,2 milioni di persone, pari al 46,2% della popolazione adulta (14 anni e piu'). Anche i periodici, in misura piu' esigua (+0,2%), hanno visto aumentare il loro lettorato salito a 32,5 milioni di persone, pari al 62,0% della popolazione adulta". Sotto il profilo geografico, l'analisi delle vendite evidenziano che: al Nord si registrano 92 copie per mille abitanti, al Centro 84, per ridursi sinificativamente al Mezzogiorno, dove il numero di copie tocca quota 49.
Nel 2011, nota dolente sono i ricavi dei quotidiani, in calo del 2,2%, principalmente a causa della flessione degli introiti pubblicitari (-5,7%). si legge nel rapporto, "Il declino dei ricavi che era andato decelerando nel 2010 (-1,5%) dopo il forte arretramento del 2009 (-11,9%), ha purtroppo ripreso tono nel 2011 e le prospettive per il 2012 non appaiono migliori in rapporto ad una situazione complessiva del mercato pubblicitario che non sembra riprendersi e che, probabilmente, manterrà la tendenza regressiva del biennio 2010-2011".
In controtendenza il web dove sono "in forte crescita i ricavi da attività online (38,8% nel 2010 e 32% nel 2011), anche se in valori assoluti l'incidenza sul fatturato è ancora limitata (1,4%)''. Per quanto riguarda l'intera struttura dei ricavi ''perdono di peso quelli pubblicitari scesi dal 48,9% del 2008 al 46,7% del 2010. Sono inoltre in diminuzione i ricavi da vendite in abbonamento, con una dinamica che nel 2010 (-5,9%) è stata maggiore dei ricavi complessivi (-4,5%)".
(Fonti: Adkronos, Il Fatto Quotidiano. Fotogramma: liberoquotidiano.it)
Rosy Merola