Accuse Usa, Fca reagisce in Borsa allo scandalo emissioni
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MILANO, 13 GENNAIO – Fiat Chrysler scatta di oltre 7 punti percentuali sui mercati rispetto alla giornata di ieri; il titolo vola in borsa nonostante l’accusa da parte dell'Agenzia per la protezione ambientale degli Usa, di infrazioni che sarebbero state commesse dall’azienda automobilistica alle norme sulle emissioni dei veicoli diesel.[MORE]
Nella giornata di ieri il titolo è crollato a Milano fino a chiudere in calo del 16% mentre a Wall Street ieri sera ha perso il 10,28%. Arriva infine oggi il rimbalzo, l'azione al momento recupera il 5,13% a 9,23 euro e le prime reazioni ragionate degli analisti finanziari indicano che il crollo di ieri è stato già in buona parte assorbito. "Non abbiamo commesso alcuna frode. Il nostro caso non è in nulla assimilabile a quello di Volkswagen. Non permetteremo a nessuno di discutere la moralità della nostra azienda", le parole di Marchionne.
Epa contro Fca Le Authority statunitensi accusano l'Fca di aver reso noti dei dati falsi sulle emissioni di diesel con l'utilizzo di un software, infrangendo le relative norme e andando incontro ad una sanzione che, secondo le stime, può arrivare a 44.539 dollari per auto, e considerando che ne sono coinvolte 104mila si ha un totale di 4,63 miliardi di dollari.
Intanto, dall'amministrazione uscente fanno filtrare la precisazione che la decisione annunciata ieri dall'Agenzia per la protezione ambientale americana "è stata presa indipendentemente dalla Casa Bianca". L’accusa dell’Epa era stata infatti letta da molti come uno degli ultimi atti di Obama prima di passare il testimone a Donald Trump, che solo pochi giorni fa aveva pubblicamente ringraziato Marchionne e la Fiat per aver promesso investimenti e la creazione di 2mila posti di lavoro negli Stati Uniti.
Intanto in un comunicato stampa, Fca ha fatto espresso la disponibilità ad ‘’incontrare l'enforcement division dell'Epa e rappresentanti della nuova amministrazione", affinché possano "dimostrare che le strategie di controllo di Fca sono giustificate e pertanto non costituiscono 'defeat devices' in base alla normativa applicabile e risolvere prontamente la questione".
Maria Azzarello
[fonte immagine:Tiscali Notizie]