Eurosummit a Bruxelles: nodo migranti, Conte: "ci vogliono i fatti, o ci sarà il veto italiano".
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BRUXELLES, 28 GIUGNO - Al via oggi al Bruxelles l’Eurosummit che dovrà affrontare ed auspicabilmente sciogliere il nodo sui migranti.
Il premier italiano Giuseppe Conte si presenta con “proposte ragionevoli e in linea con principio e spirito europei”, ma i toni risultano inflessibili: “L’Italia in questi anni ha sempre ricevuto solidarietà a parole. Ora basta. Questa è l’occasione in cui tutti devono dimostrare solidarietà con i fatti”.
Il bel paese si dichiara infatti pronto a bloccare le conclusioni sulla migrazione se nel progetto non sarà inserito il concetto di responsabilità condivisa sui salvataggi in mare.
Ma la ricerca di un’intesa a 28 sulla questione dello sbarco dei migranti, così come richiesta da Conte, annuncia un percorso difficile. [MORE]
Intanto, nel vertice bilaterale tra Giuseppe Conte e Angela Merkel si cercano i margini per un accordo, dopo che la Cancelliera ha già incassato l'ok da Spagna e Francia sulla collaborazione dei movimenti migratori secondari.
“Non possiamo lasciare soli i Paesi in cui si verifica la maggior parte degli arrivi. Questo è il nodo centrale del regolamento di Dublino III. Fino a quando su tutto questo non ci sarà un consenso a 28, andremo avanti con una coalizione dei volonterosi”, si pronuncia così la Merkel in mattinata, mentre anche il premier greco Tsipras annuncia al financial times la sua disponibilità per il raggiungimento di un’intesa europea.
Insomma, solo una predisposizione ad una gestione solidale della questione migranti, quella che il premier Conte definisce uno “spartiacque”, potrebbe portare al termine del vertice soluzione concrete evitando il veto da parte dell’Italia.
“Se anche questa volta non dovessimo trovare disponibilità da parte degli altri paesi europei, potremmo chiudere questo Consiglio senza approvare conclusioni condivise" sui migranti, ha detto ancora Conte.
“Questo è un vertice cruciale”, commenta Tajani, che nelle vesti di presidente del Parlamento europeo farà di tutto affinché gli Stati membri decidano cosa fare sulla migrazione, “rinvii, ritardi, o assenza di decisioni sarebbero perniciosi", conclude.
Intanto il premier spagnolo Pedro Sanchez invita l'Italia ad abbassare i toni. "I discorsi incendiari possono essere efficaci in termini elettorali, ma non lo sono come risposta a questi drammi".
Rachele Fratini
Fonte immagine: rainews.it