Elezioni comunali, Alfano: "Si voterà in un solo giorno, anche al referendum. Troppe polemiche"
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ROMA - "Si voterà solo domenica. Non ci saranno date aggiuntive, lasciamo le cose come stanno". È quanto annunciato dal Ministro dell'Interno Angelino Alfano nel corso del Cdm di lunedì 16 maggio.
"Avevo proposto - sottolinea Alfano - l'estensione del voto sia al lunedì di questo turno amministrativo che a quello della consultazione referendaria e ovviamente per tutte le elezioni a seguire, per andare incontro a una istanza che mi veniva rappresentata da più parti e cioè di ampliare la partecipazione al voto e ridurre i rischi di astensione dalle urne".
Il ministro, inoltre, chiarisce che tale esigenza "era stata rappresentata in prima battuta proprio da quei partiti di opposizione che, in questi giorni, ne hanno poi approfittato per attaccare il Governo su presunte paure presenti e future". Il cambio di rotta dell'Esecutivo troverebbe motivazione a causa delle “tante polemiche pretestuose e strumentali sia riguardo i costi sia riguardo a chissà quali strategie occulte che sarebbero state alla base di questa mia iniziativa. Valuto opportuno lasciare le cose così come stanno”, ha infine concluso il capo del Viminale, senza però tralasciare un chiarimento legato ai costi: "È bene precisare che la spesa in più non sarebbe stata di 120 milioni di euro, ma l'incremento sarebbe stato di circa 5 milioni di euro per le amministrative e di circa 18 per il referendum".[MORE]
La retromarcia del Governo ha suscitato reazioni da vari esponenti politici. Piccata la replica del leader della Lega Nord, Matteo Salvini: "È un governo che riesce a cambiare idea ogni mezz'ora, mi dispiace perché più cittadini partecipano ed è meglio per la democrazia. Renzi ormai ha paura anche della sua ombra, vorrà dire che vinceremo in un solo giorno". Renato Brunetta ha lanciato, invece, un duro affondo: "Caos totale governo. Contrordine al contrordine. A questo punto TSO per tutti, da Renzi ad Alfano. Gli italiani sapranno giudicare questi dilettanti". Il presidente del Pd, Matteo Orfini, si è espresso nel seguente modo: "Non avrei avuto nulla in contrario a votare anche lunedì. Tanto più dopo un ponte, strumenti che consentano più possibilità di voto non vanno demonizzati e non si può valutare tutto in base ai costi".
Luigi Cacciatori
Immagine da messaggeroveneto.it