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Due anni di governo, bilancio per Matteo Renzi: "Italia forte e solida, ma ancora tanto da fare"

Antonella Sica
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Due anni di governo, bilancio per Matteo Renzi: "Italia forte e solida, ma ancora tanto da fare"
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ROMA, 22 FEBBRAIO 2016 – Il governo Renzi compie due anni e per il premier è tempo di bilanci.
«L'Italia non è più il problema d'Europa. L'Italia c'è, è forte e solida, ma ci sono ancora tante cose da fare: ho la stessa fame del primo giorno», così il presidente del Consiglio ha sintetizzato il lavoro fatto incontrando la stampa estera. [MORE]

«Mai sono state fatte così tante riforme in così poco tempo – ha proseguito Renzi- ma siamo ancora affamati perché ci sono ancora troppe persone senza lavoro», aggiungendo che «il futuro è tornato di casa in questo Paese, il passato c'è sempre stato, lo sapete, ma la vera sfida è portare il futuro ad avere residenza in Italia e solo la politica può farlo».

Il premier si è detto inoltre convinto di proseguire fino al 2018: «La legislatura terminerà nel febbraio del 2018, quindi siamo esattamente a metà. In due anni molte delle iniziative che il governo aveva scelto di realizzare stanno andando avanti: legge elettorale, scuola, pubblica amministrazione. L'Italia aveva il segno meno su Pil e occupazione, ora abbiamo il più. Non è ancora chiusa la partita sulla riforma costituzionale, ma è la prima volta in Occidente che un ramo del Parlamento vota per il suo superamento».

Renzi ha poi risposto ad una domanda sulle unioni civili, la cui discussione riprende mercoledì al Senato: «Speriamo di chiudere entro qualche giorno -ha detto- Via via che gli altri si sfilano, l'accordo lo facciamo con chi ci sta. Oggi il problema che abbiamo è che non si vada avanti da nessuna parte, che il dibattito sia bloccato, che sia la strada di un emendamento di governo o un accordo parlamentare la certezza è che questa legge si faccia. Il Pd ha 112 voti, occore arrivare a 161. Occorre trovarne altri 49 o 50. Di conseguenza serve l'accordo di qualcun altro e non basta un solo partito». «C'era una prova d'intesa col M5s che venti minuti prima di votare l'emendamento Marcucci si è tirato indietro – ha proseguito il premier- Si dice che cambiare idea è segno di intelligenza, allora loro sono dei geni assoluti, perché hanno cambiato idea costantemente». «Una cosa è certa -ha concluso Renzi- non si può più aspettare. C'è solo una cosa su cui dare certezza: che questa legge si faccia davvero senza che la strategia del rinvio colpisca ancora...Non possono esserci bambini di serie A e di serie B, noi pensiamo sia arrivato il momento di mettere la parola fine a questo lungo rinvio sulla legge sulle unioni civili e nei fatti c'è stato un ostruzionismo. Siamo dell'idea che si deve chiudere velocemente».

Il presidente del Consiglio ha poi risposto anche a domande su Ue e la questione migranti.
«Credo che il referendum non sarà una passeggiata per nessuno. Cameron l'ha detto con franchezza. Il referendum sull'uscita del Regno Unito dall'Unione europea sarà su una certa idea di Europa; sarà una campagna molto difficile. Se l'Uk esce dall'Europa il problema principale è per l'Uk, per le sue aziende e per i suoi cittadini. Restare dentro l'Ue è utile in particolar modo per loro», ha spiegato Renzi parlando della Brexit. «Siamo a un bivio, o l'Europa cambia oppure rischia di vanificare la più grande operazione di costruzione politica mai fatta. L'Italia lavora per questo, non per ottenere qualche briciola di compensazione ma per l'ideale europeo», ha concluso il premier.

Poi sulla politica dell'immigrazione Renzi ha rivendicato che «se c'è un Paese che non ha cambiato idea, quello è l'Italia». Per quanto riguarda l’idea di chiudere la frontiera del Brennero il premier ha detto che è «assolutamente sbagliata nella sostanza e anche nel valore simbolico: colpisce al cuore anche l'idea stessa di integrazione in Europa. Spero che da qui al prossimo Consiglio europeo, ma non sarà facile, possa esserci un lavoro molto serio di tutti per risolvere la questione austriaca».

Dopo aver sintetizzato alla stampa il lavoro fatto in questi due anni, toccando diversi temi, Renzi ha affidato una sintesi anche alla Rete, postando su Facebook le tradizionali slide e chiedendo ai cittadini di indicare la prossima priorità: «Buongiorno. Qui trovate ventiquattro slide sui primi ventiquattro mesi di governo. Siamo a metà del cammino, mancano ancora due anni. Qual è per voi la priorità? Qual è secondo voi la riforma più urgente, adesso?», questo il post apparso sul profilo Facebook del presidente del Consiglio.

[foto: ilsecoloxix.it]

Antonella Sica


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Scritto da Antonella Sica

Giornalista di InfoOggi

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