Don Ciotti a Collegno per ricordare la morte del generale Dalla Chiesa

COLLEGNO, 3 SETTEMBRE 2014 - La giornata di ieri, dedicata al 32° anniversario della morte del generale Dalla Chiesa, ha visto Don Luigi Ciotti a Collegno per una commemorazione organizzata dall'amministrazione comunale.
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Carlo Alberto Dalla Chiesa viene ucciso, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all'agente di scorta Domenico Russo, il 3 settembre 1982. Il prete di Libera lo ricorda nel parco che porta il suo nome, a Collegno. "C’è stato un grande lavoro dei magistrati e delle forze di polizia" ha dichiarato l'uomo. "La legge sulla confisca dei beni ha permesso di dimostrare che è possibile trogliere i beni ai mafiosi e restituirli alla collettività". Poi, riferendosi alle recenti minacce che il boss mafioso Riina gli ha rivolto, ha espresso con fermezza la sua posizione in merito: "i mafiosi sono nessuno. Totò Riina è nessuno, e deve sapere che non ci spaventa".

Così, mentre Napolitano ricorda il generale come "simbolo di lotta alla mafia", Don Ciotti rivolge un pensiero al brutale omicidio del 3 settembre, con la consapevolezza che, finché la mafia sociale sarà presente sul territorio, come tante altre anche questa rimarrà una storia senza finale. "Carlo Alberto, Emanuela e Domenico sono vivi. Riina ha detto di avere ancora molti beni nascosti: bisogna scoprirli, confiscarli e restituirli alla collettività”.

(in foto: il generale Dalla Chiesa con la moglie Emanuela)

Fonte immagine: cinquantamila.corriere.it

Elisa David