Dl emergenze, il Governo incassa la fiducia alla Camera: 383 sì e 154 no
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ROMA, 21 GIUGNO 2013 - Con 383 voti a favore e 154 contro, il Governo ottiene la fiducia alla Camera governo sul decreto emergenze. Si tratta della prima fiducia posta dall'esecutivo Letta. In particolare, i votanti in Aula sono stati 537, la maggioranza era di 269 voti. Immediatamente dopo la fiducia, in aula si è iniziata la discussione con una serie di emendamenti.
Il suddetto decreto – contenente misure per la ricostruzione delle zone terremotate in Abruzzo, per l'emergenza rifiuti a Palermo e rassicurazioni in merito alla realizzazione nei tempi previsti di Expo 2015 - era già stato approvato dal Senato, il decreto prevede Poi, si è proceduto a rivotare questa volta i voti favorevoli sono stati 336 voti favorevoli e nessuno contrario. Sono stati 133 astenuti e quasi 100 deputati assenti, distribuiti in tutti i gruppi parlamentari. [MORE]
Si evidenzia la presenza in massa del Movimento Cinque stelle (6 assenti su 107) con il 5,6% di non partecipanti al voto che, attraverso Riccardo Nuti, capogruppo del M5S alla Camera, durante le dichiarazioni di voto alla Camera hanno espresso la loro rabbia per quanto accaduto la notte del sisma che colpì L’Aquila: «Signori, voi siete dalla stessa parte di chi rideva al telefono la notte del sisma all'Aquila Voi non l'avete capita ma è finita. L'avevamo detto il giorno dell'insediamento. Non saremo noi a presentarvi il conto ma i cittadini italiani. State passando sui cadaveri dell'Abruzzo e dell'Emilia pur di dare i soldi ai vostri amici. Ora lo diciamo noi a voi: scongelatevi».
Nuti ha proseguito sottolineando come siano «tutti contro i 5 stelle, ma dietro il decreto delle emergenze ambientali c'è un ricatto. L’ennesimo ricatto del governo dell'inciucio in un Parlamento di nominati. Che figura ci fa un governo con una maggioranza così ampia a porre la fiducia? Mi sembra di sentire rimbombare le dita che battono sui bottoni, ma la scatola è vuota. E nel caso del decreto sul tavolo, l'obiettivo è risolvere le emergenze ambientali, invece questo provvedimento le aggrava e ne crea di nuove. Ci avete dato degli irresponsabili, ma noi ci sentiamo così responsabili da essere gli unici ad aver tentato di mettere un argine a difesa della sovranità parlamentare, perché la legalità è il nostro chiodo fisso».
Nuti prosegue il suo affondo: «Il governo gode di un potere mediatico tale da far passare il messaggio falso che il M5S abbia bloccato i fondi ai terremotati dell'Abruzzo e dell'Emilia. C'è un'unica parola: schifo! Sapete quanto vale una persona che si rimangia la parola data? Nulla. Questo governo non ha credibilità, e dico ai cittadini che questo esecutivo non vi guarderà mai negli occhi perché non ha fermato le emergenze per mero calcolo politico. Il decreto emergenze è un imbroglio", che ricalca la prassi delle regalie, degli appalti agli amici».
(fonte: Ansa)
Rosy Merola