Distributori di carburante: in Italia il 14% sono irregolari. Due sequestri a Palermo
Cronaca Sicilia

Distributori di carburante: in Italia il 14% sono irregolari. Due sequestri a Palermo

martedì 13 agosto, 2013

PALERMO, 13 AGOSTO 2013 - Con l’arrivo delle ferie estive tanti gli italiani che, volenti o nolenti, decidono di viaggiare in macchina. Tuttavia oltre a fare i conti con la crisi economica che limita il budget delle proprie vacanze gli italiani devono anche stare attenti al rischio di essere truffati nei distributori di carburante.[MORE]

Dai controlli difatti effettuati, nella prima metà del mese di agosto, in milleduecentosedici distributori stradali di carburante, la Guardia di Finanza ha riscontrato irregolarità in 174 di questi, per una percentuale pari dunque al 14%.

Il bilancio scaturito dalle indagini è di certo grave. In tutto il territorio nazionale 11 gestori sono stati denunciati alle Procure della Repubblica competenti per frode in commercio o uso di strumenti di misura alterati. Inoltre sono state sequestrate 59 colonnine e pistole erogatrici. Sessantotto risultano essere i gestori che hanno subito sanzioni amministrative, nella fattispecie 61 per violazione della disciplina sui prezzi esposti non corrispondenti a quanto indicato dalle colonnine dopo il rifornimento effettuato e sette per rimozione dei sigilli negli appositi impianti che garantiscono il corretto e legale funzionamento degli impianti di distribuzione.

La Guardia di Finanzia ha reso noto attraverso una nota che i controlli effettuati si sono concentrati in particolar modo sull’osservanza degli adempimenti contabili ed amministrativi, il possesso delle relative autorizzazioni, la rivelazione delle giacenze, il controllo metrico ed il prelevamento di campioni di carburante per accertare l’effettiva erogazione dello stesso, l’integrità dei sigilli apposti alle colonnine di erogazione ed i prezzi esposti al pubblico.

Diversi casi di truffa si sono verificati in importanti città italiane come Napoli, Reggio Emilia e Palermo. E se nella città campana numerosi automobilisti sono rimasti “in panne”, dopo aver effettuato il pieno nella propria autovettura, a causa della presenza del 15% d’acqua nella benzina, nel capoluogo siciliano i finanzieri hanno scoperto la manomissione dei sigilli di taratura delle colonnine erogatrici. In questo modo il rifornimento avveniva con l’8% in meno di carburante indicato dai contalitri. Due i distributori sequestrati che contenevano in totale 13.100 litri di benzina e 2.200 di gasolio. In tutta la provincia palermitana numerosi i comuni interessati dai controlli delle fiamme gialle: Bagheria, Cefalù, Carini, Petralia, Partinico e l’isola di Ustica.

(Immagine da repubblica.it)

Giovanni Maria Elia

 


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