Governo approva Def, possibile utilizzo tesoretto da 1,5 miliardi su welfare
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MILANO, 10 APRILE 2015 - E’ cominciato circa un’ora fa, alle ore 20, ed è terminato con l’approvazione del Def dopo lo slittamento di dieci ore annunciato dal Governo e voluto in prima persona dal Presidente, Matteo Renzi, il Consiglio dei ministri serale.[MORE]
Più che lo slittamento, la vera novità è rappresentata dalla possibilità di emanazione di un decreto ad hoc riguardo un presunto tesoretto da 1,5 miliardi, da investire probabilmente nel settore welfare. Possibile una sorta di intervento cerniera con una estensione del bonus degli 80 euro. Non sono mancate a tal proposito le prime reazioni politiche.
La mattinata del ministro Delrio. «Le carte, comprese quelle del mio ministero, sono arrivate un po’ avanti nel corso della serata, c’era bisogno di un’ultima occhiata e siccome vogliamo fare le cose seriamente ci prendiamo altre dodici ore per un’ultima lettura. Tutto qui, siamo sereni, tranquilli e d’accordo». Questa la breve dichiarazione del nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. E ancora, l’ex sindaco di Reggio Emilia, ha illustrato e “twittato” l’operazione di sblocco di 200 milioni per 137 progetti cantierabili, i quali potranno dunque ora partire senza alcun intoppo. La giornata di stamattina è stata tuttavia occasione per annunciare la nomina del nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, il quale ha giurato a Palazzo Chigi e sostituisce proprio l’attuale ministro.
Chi è il nuovo sottosegretario. Uomo di grande esperienza, Claudio De Vincenti è colui che ha gestito nel corso degli ultimi anni il tentativo di sblocco di delicate situazioni industriali, tra le quali l’Ilva di Taranto. Professore universitario e scrittore, ha fatto parte e ha ricoperto incarichi per i governi Monti e Letta, prima di essere già stato vice ministro dello Sviluppo Economico sotto il governo Renzi. Dunque un’altra nomina di fiducia, sulla stessa modalità di gestione del caso Lupi.
Le reazioni delle opposizioni. Dure le opposizioni sullo slittamento e sull’utilizzo della cifra ritrovata, nonché sulle possibilità di emanazione di un decreto legge. Il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta accusa Renzi di una nuova manovra elettorale dopo quella degli 80 euro in merito alle Elezioni europee del maggio 2014. «Vuole comprarsi anche le europee?» Questo è quanto riportato sul proprio account twitter, attaccando le strategie politiche di un governo «nel caos» e che potrebbe non mantenere le promesse di evitare tagli agli enti locali, anche alla luce dell’incontro con i comuni e non ricorrere a tasse e a clausole di salvaguardia. Non fanno sconti nemmeno M5S, accusando il governo di «improvvisazione da dilettanti allo sbaraglio».
Ue aveva smentito scadenza delle 24. Intanto, fonti Ue riportano la non obbligatorietà né la necessità che l’esecutivo definisca le ulteriori questioni da approfondire in serata entro la scadenza delle 24, scadenza che invece farebbe capo «alla metà di aprile».
Renzi: «Decideremo nelle prossime settimane se e quando utilizzare il bonus».
Il presidente del Consiglio, al termine del Cdm ha voluto rasserenare ulteriormente i cittadini e le opposizioni in Parlamento sul tema tasse, che non saranno ulteriormente toccate.
foto da: dirittiglobali.it
Cosimo Cataleta