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NAPOLI, 9 OTTOBRE 2011 - “Non credo che possiamo uscire da una stagione di crisi della politica tradizionale o pensare a un post Berlusconi affidando l'Italia a chi ha contribuito al crollo del Paese” ha affermato ieri Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, ad un convegno sull'azione di governo dei suoi primi cento giorni, promosso dall'Italia dei valori (Idv).[MORE]
Per questo motivo la sua posizione è chiara: “ho visto con grande attenzione il movimento che sta dietro a Uniti contro la crisi, ho visto stringersi intorno ai temi del lavoro, i giovani. Questa è voglia di politica alla quale dobbiamo dare uno sbocco - aggiunge - altrimenti si rischia di lasciare il passo a personaggi che io ritengo che non possano cambiare il Paese per i quali porto rispetto e mi riferisco ai vari Profumo, Montezemolo”.
Così, per uscire dalla stagnazione, “dobbiamo evitare che questa voglia di politica si trasformi in antipolitica, in rabbia fine a se stessa e in un ulteriore allontanamento dalla politica. Dobbiamo continuare a dare voce seria a questa voglia di politica. Un'esigenza rapida da attuare”.
Sono queste le ragioni che lo spingono a vagliare l'idea di “un nuovo manifesto politico che non abbia nulla a che vedere con un partito, ma che consenta di far crescere il Paese”, al quale ammette di star lavorando “insieme ad altri”, perché “nel Paese c’è bisogno di un movimento che sia di pressione e aiuto a quella politica che sta cercando di cambiare”.
Fra le priorità di de Magistris, l'attenzione verso il lavoro sembra stare in cima: “A fine ottobre scenderò in piazza accanto ai lavoratori ai sindacati e ai rappresentanti delle aziende - annuncia - per una grande manifestazione, per dire ancora una volta che il governo sta affossando le realtà industriali che funzionano, come Alenia, Irisbus, Finmeccanica, con chiusure mascherate da piani produttivi. Ma sul lavoro non si scherza”.
Marta Lamalfa
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