Darfur, ancora nessuna notizia dell'operatore di Emergency rapito

martedì 16 agosto, 2011

ROMA, 16 AGOSTO 2011– Sono ore di attesa per l’operatore di Emergency, Francesco Azzarà, rapito in Darfur due giorni fa. “Siamo tutti ottimisti", afferma Rossella Miccio, coordinatrice dell'ufficio umanitario dell'ong, la quale continua dicendo che "Aspettiamo che la situazione di sblocchi, aspettiamo di ricevere segnali dai rapitori dai quali non abbiamo ancora avuto alcun contatto. Tutti i canali possibili sono stati attivati. Le autorità locali, le istituzioni nazionali hanno agito con grande solerzia dimostrando così l'apprezzamento nei confronti del lavoro di Emergency. Ieri pomeriggio abbiamo inviato un team a Nyala per seguire più da vicino la vicenda con la polizia locale, ma non ci sono novità".[MORE]

A favorire e coordinare i contatti con tutti i canali disponibili presso le Autorità locali, ci sta pensando l’Unità di Crisi della Farnesina. Quest’ultima, per favorire la liberazione di , Francesco Azzarà, ha chiesto il silenzio stampa sulla vicenda.

Solidarietà anche dal paese natale dell’operatore, Motta San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria. Come si legge in una nota del Comune, ''Il Sindaco e l'Amministrazione comunale, in stretto contatto con le autorita' preposte, seguono fiduciosi l'evolversi della vicenda con la speranza di poter riabbracciare presto il giovane professionista di pace. Il Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, conclude la nota, ''segue personalmente gli sviluppi e ha disposto il rientro a Khartoum dell'Ambasciatore, momentaneamente in Italia''.

Il sindaco, Paolo Laganà continua dicendo che, "Siamo una comunità in trepidante attesa . Auspichiamo che tutto si risolva positivamente e che presto tutti noi possiamo riabbracciare Francesco".

Infine, rivolge a tutti un appello al buon senso, affinchè “i rapitori tengano conto della valenza sociale di Francesco: un giovane professionista di pace".

Rosy Merola

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