Dalle Filippine al Sudafrica,scuole costruite con bottiglie di plastica
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SALERNO, 24 LUGLIO 2015 - Il progetto EcoBricks messo in piedi dall'ambientalista Susan Heisse, che in appena 69 mesi ha innalzato 60 istituti in diversi Paesi tra i più poveri del mondo, dalle Filippine al Guatemala, passando per il Sudafrica, vede scuole costruite grazie a "mattoni" fatti di bottiglie di plastica riempiti di materiali non biodegradabili. Questi blocchi "green" rappresentano una soluzione diversa alla gestione dei rifiuti, incoraggiandone il riutilizzo e il riciclo.
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Nelle Filippine settentrionali è stato distribuito nelle scuole locali un manuale nel quale si spiegano i vantaggi del riciclo e di questo modello di gestione dei rifiuti. Come parte del programma di studi, inoltre, gli studenti devono realizzare un EcoBrick a settimana descrivendo il modo con il quale lo hanno ottenuto. L'intero progetto fa capo all'organizzazione Hug It Forward che sul proprio sito web segnala via via i progressi ottenuti e pubblica immagini e video per documentare il proprio operato a sostegno dei Paesi in via di sviluppo. Grazie agli EcoBricks si riducono i rifiuti accumulati nelle discariche e nei villaggi e si costruiscono scuole con materiali isolanti. Inoltre si crea occupazione, anche tra i giovani. Non si costruiscono soltanto scuole, ma anche case, e l'associazione si sta occupando, inoltre, di creare orti ed ecovillaggi. I "mattoni" EcoBricks trasformano i rifiuti in un materiale isolante, offrendo una soluzione al problema della disoccupazione e della mancanza di alloggi. Il progetto,dunque, si basa sia sull'integrazione sociale che sul rispetto dell'ambiente nei paesi che più necessitano di avere una condizione di vita migliore.
(foto:gwtoday)
Filomena I. Gaudioso